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Danny Schmidt - Instead The Forest Rose To Sing

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Viaggiatore, amante della tequila e fan della squadra di football dei Texas Longhorns, Danny Schmidt è un cantautore che, dopo innumerevoli e talvolta drammatici eventi nel corso della sua vita, è finalmente riuscito a vedere riconosciuto il proprio talento. Dopo alcuni album autoprodotti, nel 2007 si è aggiudicato il Kerrville New Folk Award nell’omonimo festival della bucolica cittadina del Texas centrale e l’anno seguente lo ha visto protagonista dell’eccellente South By Southwest di Austin e dell’annuale edizione del Folk Alliance. Questi suoi exploits lo hanno portato all’attenzione della sempre illuminata Red House Records, etichetta di St. Paul, Minnesota che ne ha prodotto il suo disco più completo e profondo intitolato “Instead The Forest Rose To Sing”, inciso nella capitale texana (dove Danny Schmidt risiede da parecchio tempo) sotto la supervisione del producer Mark Hallman. Folk, americana e suoni roots sono qui miscelati con una sapienza che coglierà di sorpresa gli appassionati orfani del songwriting di Townes Van Zandt e che vorrebbero più frequenti le registrazioni di gente come Guy Clark e Robert Earl Keen. Qui c’è la canzone d’autore al suo meglio, guidata da una voce sicura e pregevole e da arrangiamenti che colgono sempre nel segno con in primo piano l’armonica di George Carver, il violino di Eleanor Whitmore e i tanti strumenti nelle mani di Mark Hallman a ricucire i suoni. Dieci canzoni che affascinano, dalla bellissima “Swing Me Down”, certamente uno degli highlights dell’album, a “Better Off Broke”, “Grampa Built Bridges”, “Southland Street”, alla bluesata ed ironica “Two Timing Bank Robber’s Lament”, a “Serpentine Cycle Of Money” e “Oh Bally Ho”, vivide riflessioni autobiografiche unite a descrizioni di personaggi che hanno influenzato un songbook da conoscere. Uno dei tanti ‘best kept secrets’ che popolano le notti di Austin, Texas. Per conoscere più a fondo il musicista, http://www.dannyschmidt.com/ e http://www.redhouserecords.com/.
Remo Ricaldone

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