Dopo il promettentissimo debutto intitolato “Waitin’ On Judgement Day”, i Lost Immigrants si tuffano subito in quella che è la loro (e di quella di tutte le bands texane) dimensione preferita, quella live. “Baptized” è infatti un potente ed ispirato documento tratto da alcune date nel cuore della Hill Country texana, in due luoghi simbolo come la Gruene Hall dell’omonima cittadina e in quel di Luckenbach, mitico luogo di musica e di ‘good times’. James Dunning e i suoi pards (Sean Isbell alle chitarre, Robert Anderson alla batteria e Michael Scudiero al basso) esprimono tutta la loro grinta e passione attraverso canzoni originali e cover, aggiungendo due nuovi brani in studio, le eccellenti “Get Lost” e “Baptized By Texas”, entrambe frutto del talento del leader. Le due cover sono di grande effetto ed entrambe (la classica “Can’t You See” della Marshall Tucker Band e “Never Been To Spain” di Hoyt Axton) risplendono di nuova luce e acquistano una nuova, gustosa dimensione. Oltre a queste ci sono brevi inserimenti, tutti rigorosamente ed orgogliosamente citati quali importanti influenze nella musica dei Lost Immigrants, da “Mary Jane’s Last Dance” di Tom Petty, a “Name Droppin’” di Ray Wylie Hubbard a “Wagon Wheel” firmata da Jay Secor e da Bob Dylan, perfettamente incastonate in un repertorio di livello notevole. Negli oltre settanta minuti di questo “Baptized” sono da sottolineare “Dixie Queen”, “Weather Of You”, “Circle In My Hand” (strepitosa!), “Evangeline”, “Memories & Rust” e “Judgement Day”, la spina dorsale di un disco da affiancare nella vostra collezione di Texas Music e di Red Dirt a grandi come Wade Bowen, Brandon Rhyder, Cross Canadian Ragweed (anche se meno rock) e Mike McClure. Consigliato caldamente! http://www.lostimmigrants.com/.

Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter