Brewster Street Icehouse, Corpus Christi, Texas. Il miglior locale per la musica dal vivo a sud della Gruene Hall, come si autodefinisce, è il luogo scelto dalla Bart Crow Band per celebrare il proprio album ‘on stage’. Il pubblico è caldo ed appassionato, ideale per accogliere una delle più belle realtà del Lone Star State, tra country music e rock’n’roll, e il risultato non poteva essere migliore con un disco che supera i settanta minuti e ci propone ben sedici brani, tra estratti dai precedenti tre lavori e qualche inedito. Bart Crow negli ultimi anni si è imposto per forza interpretativa e profondità introspettiva, trattando con estrema bravura temi come amicizia, amore, sofferenza, speranza e voglia di divertirsi e questo “Brewster Street Live” è l’ideale porta al suo mondo. Le chitarre di Paul Russell, il fiddle e il mandolino di Brendan Anthony, le tastiere di David Fralin, il basso di Matt Slagle, le armonie vocali di Meagan Jones e l’ultimo arrivato, Jay Nasty alla batteria, supportano in maniera estremamente buona il leader in questa che è una serata perfetta da godersi con la classica birra ghiacciata. “She’s The Only Reason”, “Some Days I Don’t” scritta con Trent Willmon, “I Still Think About Her” e “Not Going Crazy” sono le nuove composizioni di Bart Crow mentre il resto proviene da “Finally”, il loro esordio del 2006, da “Desperate Hearts” pubblicato due anni dopo e da “Heartworn Tragedy”, lo splendido terzo disco del 2009. Un citazione particolare va comunque a “Run With The Devil”, a “Hollywood”, a “Sayin’ Goodbye”, a “Driftin’ In The Wind” e alla travolgente “Wear My Ring”, assoluti highlights del disco e della produzione di Bart Crow. http://www.bartcrowband.com/.