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Jeff Talmadge - Kind Of Everything

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Parafrasando un verso della canzone che chiude questo disco e che dice “talvolta tu scegli l’amore, talvolta è l’amore che sceglie te”, si può dire che “talvolta tu scegli una carriera, talvolta è la carriera che sceglie te” per spiegare il passaggio da una avviata attività come avvocato ad Austin (con la passione per la poesia) a quella di cantautore. E’ dal 2003 che Jeff Talmadge ha intrapreso una sua vita artistica che gli ha dato grandi soddisfazioni partecipando con successo ai festival di Kerrville e di Falcon Ridge e che gli ha permesso di incidere sette rimarchevoli album. “Kind Of Everything” è l’ulteriore dimostrazione della validità di una proposta in linea con la grande tradizione texana in fatto di singer-songwriters, da Townes Van Zandt a Guy Clark e in tempi più recenti con grandi nomi come Sam Baker, Adam Carroll e Owen Temple. La forza espressiva di Jeff Talmadge è fatta di liriche toccanti ed efficaci, unite ad una musicalità asciutta e pregnante come la terra texana, evocativa e fortemente cinematografica. La sua voce è perfetta per cantare queste storie così classicamente americane, dense di personaggi e situazioni incontrate nel corso della sua vita, così come il finger picking risulta il veicolo giusto ad accompagnare queste immagini. Il cantante ed autore di Uvalde, Texas ci consegna tredici nuove canzoni tutte da gustare e che gli appassionati degli storytellers citati in precedenza non faticheranno ad apprezzare, da “If It Wasn’t For The Wind” in cui protagonista è il vento, vero compagno di vita per gli abitanti della parte occidentale del Lone Star State (vi ricordate le canzoni di Butch Hancock e Joe Ely?…) alla bonus track “In The Quiet Of Christmas” con un ispirato Lloyd Maines alla steel. In mezzo sono da citare la limpida “Hamburg Violin” con lo straordinario Fats Kaplin al fiddle, la title-track in cui svetta il canadese Ray Bonneville all’armonica, la commovente “One Spectacular Moon”, tenera melodia, tra le più riuscite, la quasi murder ballad “Molly” con ospite a mandolino e voce Tim O’Brien, “He’ll Give Her Back This Town Tonight” con una sognante pedal steel (ancora Fats Kaplin) e il country blues di “Sometimes You Choose Love”. Disco assolutamente intrigante da consigliare a chi ama le tonalità sinceramente rootsy legate alla canzone d’autore. http://www.jefftalmadge.com/ e http://www.berkalinrecords.com/ per approfondire la conoscenza di Jeff Talmadge.


Remo Ricaldone

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