Terzo album in studio per Pug Johnson e soci, I Slow Rollin’ Lows, band texana dalla piccola cittadina di Fannett. “Easy Driftin’” è praticamente un lavoro ‘concept’ che si basa sulla storia di un certo One Eyed James a cui viene dedicata una lunga ballata divisa in due tempi che è un po’ il fulcro di un disco che ha comunque molte canzoni appetibili a prescindere dal loro contesto tematico. Ottime in questo senso la cover di “Highwayman”, brano guida per lo storico quartetto dallo stesso nome che vedeva la presenza di Kris Kristofferson, Willie Nelson, Waylon Jennings e Johnny Cash, qui ripresa con grande onestà e rispetto mantenendo intatto il fascino di una melodia veramente eccellente e di “Sandy Sheets”, godibilissima. Il resto è tutta farina del sacco di Pug Johnson (talvolta con la collaborazione dei suoi pards), songwriter interessante e vocalist singolare per timbro e impronta: “Ain’t Goin’ Back No More”, melodia e storia intriganti ambientata ai tempi della Grande Depressione, “Rainy Tuesday” posta perfettamente nel novero delle nuove classiche ‘Texas songs’, “Broken Home” agrodolce canzone d’amore e “Chunky Troubles”, cavalcata elettrica che ricorda i Crazy Horse di Neil Young sono i punti fissi di un altro bel capitolo della ancora giovane storia musicale dei Slow Rollin’ Lows. Da segnalare ancora un bel progetto solista di Pug Johnson, un disco interamente acustico che si intitola “Radix”, dal termine latino che indica le radici. Il disco è un emozionante e sentito tributo al proprio retaggio familiare e musicale che Pug porta avanti con sorprendente forza e passione, con l’aiuto di Mike Reilly al basso e Trey Cochran a banjo e mandolino, già membri dei SRL, di Kay Miller a piano e organo e del fiddle di Xander Hitzig. “Radix” fa venire a galla tutte le influenze che hanno contribuito alla formazione musicale di Pug Johnson e comprende anche un paio di riletture del repertorio Slow Rollin’ Lows e molti riferimenti tradizionali. Fresco e rigenerante! http://www.slowrollinlows.com/.