Quarto lavoro per Jason Eady, dopo il notevole “When The Money’s All Gone” che si poneva come il suo disco più ricco di influenze blues e gospel. “AM Country Heaven” è, come dice il titolo, il suo omaggio alla country music più genuina e tradizionale, un disco prodotto da Kevin Welch che fa emergere l’amore di Jason nei confronti di un suono che mai come ora ha bisogno di essere riportato verso le proprie radici. Disco intenso questo, suonato da una manciata di straordinari musicisti come Redd Volkaert alle chitarre, Earl Poole Ball al piano e Lloyd Maines a steel guitar e dobro a formare il cuore di queste session che si sono tenute negli ormai storici Cedar Creek Studios di Austin. Lo scopo di questo album è di riproporre melodie classiche legate alla ‘old school’ della country music e lo sforzo compositivo e interpretativo di Jason Eady è stato premiato con un risultato ottimo che lo pone come uno dei più intensi dell’anno. La canzone che dà il titolo all’album è chiaramente il manifesto delle intenzioni di Jason Eady il cui testo è un’aperta critica a buona parte del business legato alla country music che ne ha svilito tematiche e musicalità, auspicando un ritorno alla semplice filosofia che ha caratterizzato la storia di un suono legato alla terra e agli uomini come pochi altri. “Old Guitar And Me”, “Tomorrow Morning”, il frizzante duetto con Patty Loveless in “Man On A Mountain”, “Wishful Drinking”, “Sober On The Weekends”, “Paid My Dues” con le armonie vocali di Cary Ann Hearst e “Water Into Wine” con le sue inflessioni gospel sono canzoni che lasciano il segno, lontane anni luce dalle vuote produzioni della Nashville delle majors e che ci spacciano per country music. Sono la voce di un musicista che ha sentito il bisogno di tributare il proprio omaggio alle sue radici anche se questo ha voluto dire cambiare drasticamente il suo suono. Un lavoro fatto con il cuore che merita di essere apprezzato. Remo Ricaldone