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Jeremy Steding - I Keep On Livin', But I Don't Learn

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Jeremy Steding è una delle grandi promesse della musica texana. Tre album all’attivo e un affezionato seguito grazie ad una serie di concerti che ne ha decretato doti compositive e come performance notevoli. Il suo secondo disco intitolato “A Damn Good Ride” lo ha fatto conoscere e apprezzare per una serie di canzoni terribilmente affascinanti, con la sua country music di marca texana arricchita da quel favoloso melting pot di influenze di cui il Lone Star State va giustamente orgoglioso. Honky Tonk, canzone d’autore, western swing, mexican flavor, tutto racchiuso nelle splendide dieci canzoni pubblicate nel 2009. Ora “I Keep On Livin’, But I Don’t Learn” prosegue quel discorso, cercando di mantenere alto l’interesse avvalendosi della produzione di un grande come Walt Wilkins e della collaborazione dello stesso Walt ma anche di Kim Deschamps a dobro e pedal steel, dell’ottimo batterista Jim Adair, degli strumenti a corda nelle mani del sempre ispirato Brendon Anthony e del cammeo del collega ed amico Mike Ethan Messick. “Annie Ray” mette subito le carte in tavola con una melodia solida e un arrangiamento di grande presa. Un inizio molto promettente che viene mantenuto grazie alla title-track, collaborazione tra Jeremy e il già citato Mike Ethan Messick, altra bella melodia adattissima a diventare un piccolo classico live. “Arkansas Rain” è acustica e soffusa, “Sometimes, You Need A Hurricane” è un honky-tonk eccellente, “Paint The Town Red, When They’re Blue” è texana fino al midollo e potrebbe benissimo essere scritta da un Robert Earl Keen per esempio, “Brandi Sue” è un altro ritratto femminile accorato e sensibile con i suoi arpeggi di chitarre acustiche, “Don’t Take Your Guns To Town” è un omaggio semplice e profondo all’Uomo in Nero con le belle armonie vocali di Shannon Lee Nelson mentre “Five Aprils” è degna chiusura, evocativa e ricca di feeling, di un album pieno di spunti interessanti. Jeremy Steding è un talento che merita tutta la nostra attenzione. Remo Ricaldone

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