10:08

Jeff Black - B-Sides And Confessions Volume Two

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Jeff Black è uno dei grandi poeti e storytellers che affollano la scena roots americana ma che, per qualche oscura ragione, a fronte di un notevole songbook ripreso da musicisti famosi, non hanno raccolto quanto meritato. Alison Krauss, Dierks Bentley, Waylon Jennings, i Blackhawk e molti altri hanno interpretato le sue canzoni facendo giustizia di un talento cristallino e contribuendo a rendere Jeff Black un ‘musician’s musician’ come si suol dire, amato e rispettato dai suoi colleghi. Con nove dischi all’attivo Mr. Black ha percorso un viaggio ormai sostanzioso e pregiato che merita di avere un pubblico più ampio. A due anni di distanza dal precedente “Plow Through The Mystic” questo suo nuovo lavoro ci regala un’altra manciata di canzoni che vedrei bene nella versione di grandi della musica americana ma che, grazie ad una bella voce baritonale, talvolta arrochita e sempre espressiva, reggono molto bene l’approccio dell’appassionato. Chitarre, tastiere, basso ed armonica sono nelle mani dello stesso Jeff Black, coadiuvato dal mandolino e dal fiddle di Sam Bush, dalla chitarra ‘resofonica’ e dalla lap steel di Jerry Douglas, dalle percussioni di Kenny Wright e dalle armonie vocali delle bravissime Matraca Berg e Gretchen Peters. Molti sono i brani che meritano di essere citati, dalle magnifiche “Molly Rose” e “Alice Carry” (quest’ultima perfetta per la voce di Lyle Lovett), due gemme decisamente una spanna sopra la media, a “Good Old Days” di cui Bonnie Raitt potrebbe innamorarsi perdutamente, fino alle ottime “Miss Me”, la cadenzata “An Evil Lesson Is Soon Learned”, la breve e bluesy “All Right Now” con lo stesso ‘mood’ del Dave Alvin più acustico e roots, le accorate “Avalon” e “Impala” e la delicata “Remain”. In effetti le ho citate quasi tutte, ma tale è la sensazione di coesione e unità delle canzoni che formano questo “B-Sides And Confessions Volume Two” che è quasi inevitabile. Un album che conferma la grandezza di Jeff Black e che nobilita la scena cantautorale statunitense. www.jeffblack.com. Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter