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Jerry Miller - New Road Under My Wheel

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Jerry Miller e la sua inseparabile chitarra Gretsch sono stati protagonisti della scena musicale di Boston, Massachussetts per molti anni in un vitale e fresco mix di country music, rockabilly, western swing e surf-rock. Il suo strepitoso stile, brillante, fantasioso e geniale hanno accompagnato innumerevoli band, creando un seguito di appassionati che ora possono godere finalmente di un ‘solo album’ che rende giustizia a questo ‘cult artist’. “New Road Under My Wheel” lo vede infatti protagonista a chitarra e pedal steel, con il supporto di Jason Beek alla batteria, John Sciascia al contrabbasso e e Roy Sludge alle tastiere in un alternarsi di strumentali ispiratissimi e brani in cui appaiono alcuni dei cantanti a cui Jerry ha prestato i propri servizi. Tra i primi spiccano “Travis Express”, “Round ‘Em Up”, “Moon Fallin’” (con gli Shadows nel cuore) e “Slaughter On Roosevelt Boulevard”, quattro magnifiche composizioni originali che denotano tecnica sopraffina e grandissimo gusto. “I’ve Got A  New Road Under My Wheels” è un western swing di gran classe cantato dalla voce modulata di Miss Tess che ci regala un’altra piccola gemma come “End Of The Line” dal repertorio di Bob Wills. Roy Sludge è protagonista vocale di tre tracce, “Brother Drop Dead” di Pee Wee King e Red Stewart (autori della celeberrima “Tennessee Waltz”) in una cover che rimanda ai migliori Alseep At The Wheel, “Detour” che si pone tra la band di Ray Benson e i Lost Planet Airmen di Commander Cody e “Steuben Street Blues”, più rilassata ed avvolgente. La classica “Eight More Miles To Louisville” di Grandpa Jones è un altro degli highlights del disco, in una azzeccata versione interpretata da Eric Royer che ci propone anche il traditional “Poor Ellen Smith”. Eilen Jewell è una dotatissima country singer che fa sua la frizzante “What A Little Moonlight Can Do”, introdotta dal vibrante pickin’ di Jerry Miller, degno erede della grande tradizione country degli anni quaranta e cinquanta. Un disco questo che è una sorta di viaggio a ritroso nel tempo in una riproposta che risulta sempre terribilmente attuale e contemporanea. www.signaturesounds.com.
Remo Ricaldone

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