A
cinque anni di distanza dal suo precedente disco ritorna in grande forma Mando
Saenz, musicista nato in Messico a San Luis Potosi e trasferitosi negli States, dove, dopo parecchio girovagare, ha ‘trovato casa’ in Texas, a Corpus Christi. Il
suo debutto fu un vero fulmine a ciel sereno, un magnifico esempio di american
music tra folk e country intitolato “Watertown”, seguito da un buon secondo
lavoro (“Bucket”, prodotto da R.S. Field nel 2008) che però non raggiungeva i
livelli dell’esordio. “Studebaker” ora ‘riporta tutto a casa’ con una serie
eccellente di canzoni prodotte da Mark Nevers (già con i Lambchop e Bobby Bare,
Jr. tra gli altri) e con la collaborazione di Frank Liddell. Molti sono i
cammeo che nobilitano l’album, da Jedd Hughes e Kenny Vaughn che contribuiscono
ad ‘irrobustire’ il suono con le loro chitarre elettriche, a Kim Richey e Bobby
bare, Jr. alle armonie vocali ma è la qualità del materiale a rendere vincente
ed estremamente godibile il disco. Ballate e solidi momenti rockin’ country si
alternano, con il denominatore comune di una voce dal timbro personale e
dall’interpretazione notevolissima. Tra “Break Away Speed” e “Smiles At The
Door” che aprono e chiudono questo terzo lavoro di Mando Saenz c’è tutto un
mondo di emozioni, di storie appassionate e di suoni coinvolgenti,
assolutamente da conoscere e che mi sento di consigliare caldamente. Un disco
questo che si assapora come un buon vino e che come tale va centellinato.
Sicuramente finirà tra i miei preferiti a fine anno. www.mandosaenzmusic.com.
Remo Ricaldone
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