Rod
Picott racchiude nella sua musicalità quanto di meglio la canzone d’autore
americana ha da offrirci in questi anni. La sua è una discografia di grande
qualità, arricchita ora da “Hang Your Hopes On A Crooked Nail”, un lavoro
ancora una volta appassionato e profondo, intensamente meditato e proposto con
la consueta maestria. La produzione dell’esperto RS Field non fa che accrescere
la bontà di un progetto di per se rimarchevole le cui storie ci parlano
dell’America che più amiamo, quella apparentemente marginale ma senza dubbio
più vera e sincera. La profonda stima ed amicizia nei confronti di Slaid
Cleaves, altro grande personaggio, ci regala “You’re Not Missing Anything”,
“Where No One Knows My Name” e “Dreams”, quest’ultima composta con la
collaborazione dell’amica e partner musicale Amanda Shires, con la quale firma “I
Might Be Broken Now”, pigramente e deliziosamente countreggiante. L’ottimo
periodo di forma che sta attraversando Rod Picott è poi dimostrato da una serie
di eccellenti canzoni come “65 Falcon”, la ‘texana’ “Mobile Home”, “All The
Broken Parts”, “Milkweed” aperta dalle note evocative del piano di Joe Pisapia
e la intima “Nobody Knows”, tutti momenti in cui Rod canta veramente con il
cuore in mano. File under: Pure americana. www.rodpicott.com.
Remo Ricaldone
0 commenti:
Posta un commento