Un
altro nome nuovo si affaccia sul ricco panorama roots americano, un nuovo
personaggio che nobilita la scena di East Nashville, la faccia più genuina e
propositiva di Music City. W. B. Givens è cresciuto nella fertile ‘Hill
Country’ del Mississippi settentrionale tra country music, bluegrass e folk e,
dopo un breve periodo in cui ha vissuto ad Asheville, North Carolina, ha scelto
di stabilirsi nella città del Tennessee dove ha trovato stimoli ed opportunità
in un ambiente ricco di grande musica. La sua è una country music dalla forte
connotazione melodica sulla quale inserisce una naturale propensione per la
canzone d’autore, raccontando con passione luoghi e suoni che fin da piccolo ha
assimilato, con una voce evocativa ed interessante. “Locomotion” si può
considerare un perfetto manifesto attraverso il quale possiamo penetrare la sua
musicalità, semplice ma decisamente vera e sincera. “Oh My God” è perfetta
quale inizio di un viaggio sonoro che a mano a mano si arricchisce di connotati
personali ed originali, un midtempo in cui è notevole il ruolo del fiddle in
una melodia che ammalia. “Family Stone” è più intima e autobiografica, “The
Desert” è ancora pregevole con il suo arrangiamento acustico e begli interventi
di banjo e fiddle, “Low Fuel” è frizzante e divertente con l’apporto basilare
della steel guitar che detta i tempi. W. B. Givens mostra talento e freschezza,
gusto per la tradizione che emerge un po’ in tutte e undici le canzoni che
compongono “Locomotion”, dalla vivace “Come Sunday” a “Death In The Afternoon”,
ballatona caratterizzata dal bell’accostamento tra chitarra elettrica e steel,
passando per l’acustica “Me, Andrew Marvell” e la bella country song “Back To
Church”, altri due esempi della bontà della proposta. www.wbgivens.com.
Remo Ricaldone
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