Sulle scene dal 2009 e con tre dischi
alle spalle, la band guidata da Luke e Will Mallett sono passati da grande band
locale ad una delle migliori realtà della scena alt-country nazionale, un
sestetto di grande forza e grinta che con questo “Land” ha prodotto un
eccellente disco, uno dei più belli dell’anno scorso. Se già il precedente “Low
Down” dava adito ad un processo di maturazione che stava portando il gruppo di
Portland, Maine ai vertici in fatto di ispirazione ed estro, è certamente con
questo loro ultimo album che la sintesi delle loro varie influenze viene
presentata al meglio, tra country music e rock’n’roll. L’aver fatto poi da
‘apripista’ a gente del calibro di Josh Abbott Band, Turnpike Troubadours,
Charlie Robison, Blackberry Smoke e 38 Special tra gli altri e calcato i
migliori clubs d’oltreoceano come il Continental Club di Austin e il Bluebird
Cafe di Nashville ha sancito la crescita
di una grande gruppo. Già dalla apertura affidata ad un vero gioiellino come
“Blue Ridge Parkway” in cui appare Dave Mallett, grande figura del cantautorato
americano e padre dei due leader della band, non possiamo non apprezzare
passione e talento profusi in quantità. Dal travolgente rock’n’roll di “Little
Bit Of Mud” alle sonorità più soffici di “In The Fold”, tra questi due estremi
ci sono tutte le sfumature di un suono che racchiude il meglio della musica
americana delle radici, tra taglienti chitarre elettriche e l’uso di steel,
mandolino e dobro. “Farmer’s Tan”, la notevole “Take It Slow”, “Goodnight”
(texana fino al midollo), “Somethin’ To Lean On”, “Getaway Queen” e “Piece Of
Land” nobilitano poi questo lavoro rendendolo caldamente consigliato. www.mallettbrothersband.com.
Remo Ricaldone
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