A
distanza di poco di un anno dall’ottimo “Cheaters Game” che suggellava una
profonda unione di intenti e personale tra Bruce Robison, membro storico di una
delle grandi famiglie musicali texane (con il fratello Charlie e la sorella
Robyn Ludwick) e Kelly Willis, eccellente vocalist che negli anni ha acquistato
una profondità e un’espressività notevolissime dal punto di vista
interpretativo, torna una delle coppie regina della scena del Lone Star State.
“Our Year” segue la falsariga del precedente: stesso produttore nella persona
di Brad Jones, stessi studi nashvilliani ma con una produzione degna del loro
Stato natale, stessa freschezza e amore per la country music filtrata
attraverso una sensibilità ricca e propositiva. Fondamentale è la scelta del
materiale da interpretare, azzeccata in “Cheaters Game” come in questo “Our
Year”, a partire dal classico “Harper Valley PTA”, grande successo nel 1968 per
Jeannie C. Riley a firma Tom T. Hall, ripreso con gusto e grazia. Il resto è
certamente meno noto ma non meno intenso, con una spanna sopra tutto la
bellissima melodia di “Departing Louisiana” di Robyn Ludwick, la solida “Motor
City Man” del compianto Walter Hyatt, autore troppo spesso sottovalutato, il
waltz-time di “Carousel” firmato a quattro mani da Bruce Robison e da Darden
Smith, gli echi quasi a la Buddy Holly di “Lonely For You”, “Shake Yourself
Loose” classica country ballad di T Bone Burnett qui in una delle più belle
performance di Kelly Willis e “Anywhere But Here”, sicuramente una delle
migliori creature di Bruce. In definitiva un disco piacevolissimo, fresco,
intepretato con classe, senza strafare ma dando il giusto peso alle canzoni,
arrangiandole con un talento limpido e chiaro. www.bruceandkellyshow.com per ulteriori informazioni.
Remo Ricaldone
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