Proviene
dal New England Eddie Seville, cantante, autore, produttore, attivissimo band
leader con svariate piccole realtà della scena ‘costiera’ orientale come
Vibro-Kings e Steel Rodeo. Tra i suoi mille impegni anche una carriera solista
che lo ha portato ad incidere questo sorprendente gioiellino intitolato “Ragged
Hearts”, gustoso mix di alternative country e roots rock ispirato e vibrante.
Voce passionale e leggermente roca, una vena compositiva che tributa omaggi
chiari e definiti (l’iniziale “A Crooked Mile” mi ha ricordato il primissimo
Springsteen mentre “The Queen Of Kerosene” è una country song che starebbe
benissimo nel repertorio di Charlie Robison) ma che risulta sempre dannatamente
credibile per via di una freschezza che pochi possono vantare: queste sono solo
le principali caratteristiche di Eddie Seville, artista caleidoscopico e
propositivo. “Ashes To Ashes” ci porta vicino al confine con il Messico con una
storia intensa a metà tra Joe Ely e Dave Alvin, “Love’s Got A Hold” lo avvicina
al roots rock di Will Hoge, “I’m Pacing Myself” segue a ruota con una melodia
trascinante tra rock e radici, “Horseshit” è texana al 100%, vera e pregnante,
“The Last Train” mi ricorda il John Hiatt più acustico e rootsy, evocando il
potere salvifico del rock’n’roll, “Save My Soul”, seppur molto derivativa, è
potente e solida mentre “The Hardest Thing To Do” chiude l’album con gli echi
delle ballate di Southside Johnny e di Willy De Ville. Un album che gioca
apertamente le proprie carte dando spazio alle mille influenze di Eddie
Seville, confezionato sicuramente in maniera artigianale ma che riserverà tanti
momenti godibili. Buon ascolto. www.eddieseville.com.
Remo Ricaldone
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