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Darrell Scott - 10 Songs Of Ben Bullington

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Darrell Scott, 55enne cantante ed autore nato nel Kentucky, è a mio parere una delle più forti e genuine voci della attuale scena americana tra country e folk, protagonista ed ispiratore attraverso eccellenti doti compositive ed interpretative di alcune tra le più belle pagine della nostra musica. “It’s A Great Day To Be Alive” ripresa da Travis Tritt e da Cory Morrow, “You’ll Never Leave Harlan Alive” da Patty Loveless, Kathy Mattea, Brad Paisley e Dave Alvin tra gli altri sono due tra le sue più belle composizioni, così come eccellenti sono anche “River Take Me”, “Out In The Parking Lot” e “Family Tree”, indimenticabili quadretti di vita e di emozioni. La sua discografia è invece parca, pur con una qualità media più che buona, con una dozzina di lavori distribuiti nell’arco di poco meno di una ventina di anni, tenendo anche conto della ricca e fattiva collaborazione con il grande amico Tim O’Brien. Ora “10 – Songs Of Ben Bullington” lo vede tributare un emozionante e sentito omaggio ad un amico e misconosciuto troubadour scomparso lo scorso anno attraverso la rivisitazione di alcune delle sue più belle ‘creature’. La scelta di Darrell Scott è di rileggere queste canzoni in perfetta solitudine, alternando strumenti con profonda intelligenza e tecnica sopraffina, esaltando la bellezza delle melodie, la forza interiore delle storie e il pathos delle sue opere migliori. Il coinvolgimento emotivo è alla base della riuscita di questo disco, un album che emozionerà profondamente chi ama la canzone d’autore e cerca nella musica quella forza rigenerante e salvifica che pochi artisti riescono a dare. “The One I’m Still Thinking About” è subito capolavoro di espressività e stile, giustamente posta ad aprire una  selezione che ha in “Born In ‘55”, “Lone Pine”, “Thanksgiving 1985”, “Country Music I’m Talking To You” e la conclusiva “I’ve Got To Leave You Now” momenti che entrano subito nel cuore, lo accarezzano e chiedono di rimanere per ricordarci quanto ‘terapeutiche’ possano essere storie scritte con questa qualità. “10” è anche l’occasione ideale per riscoprire il songbook di Ben  Bullington, purtroppo esiguo e destinato a rimanere incompleto. Disco caldamente consigliato non solo a coloro che seguono la canzone d’autore americana ma anche a chi, partendo dalle canzoni citate all’inizio, voglia approfondire la conoscenza di un grande musicista. Per me uno dei dischi che incontrerò spesso durante l’anno e che non farà fatica ad entrare nella lista dei migliori.
Remo Ricaldone 

4 commenti:

PomodoriMusic ha detto...

un disco meraviglioso... e IRD è andata a recuperare tutti e 5 i dischi della discografia di Ben Bullington. Sono dei gioielli!

PomodoriMusic ha detto...

un disco meraviglioso... e IRD è andata a recuperare tutti e 5 i dischi della discografia di Ben Bullington. Sono dei gioielli!

PomodoriMusic ha detto...

un disco meraviglioso... e IRD è andata a recuperare tutti e 5 i dischi della discografia di Ben Bullington. Sono dei gioielli!

PomodoriMusic ha detto...

un disco meraviglioso... e IRD è andata a recuperare tutti e 5 i dischi della discografia di Ben Bullington. Sono dei gioielli!

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