
La
Svezia in particolare ma un po’ tutta la Scandinavia rappresenta un punto di
riferimento importante per la musica delle radici americana nel vecchio
continente, un panorama che in questi anni è stato foriero di molti nuovi nomi
che hanno stimolato con i loro talenti
chi ama i suoni ‘americana’ e ‘alternative country’. Ellen Sundberg è una delle
migliori nuove proposte e a soli ventun anni ha mostrato attraverso due dischi
capacità di rilievo. Il suo debutto del 2013 intitolato “Black Raven” le ha
aperto le porte grazie a critiche molto positive ma il salto di qualità lo ha
fatto attraverso un suo tour di supporto a Israel Nash Gripka che ha subito
intravisto qualità artistiche notevoli. Una volta tornato negli States, nella
sua ‘base’ texana, Israel ha chiesto esplicitamente di poter produrre il
secondo lavoro discografico di Ellen Sundberg e dalle sessions tenute in quel
di Dripping Springs è uscito questo interessante “White Smoke And Pines” in cui
la giovane svedese è accompagnata dalla band di Mr. Gripka, con lo stesso a
chitarra acustica e voce. Inevitabilmente è emersa la maturità compositiva di
Miss Sundberg e l’entusiasmo creato attorno a queste canzoni ha fatto lievitare
il disco che si giova anche di esperti musicisti come Eric Swanson a pedal steel,
mandolino e chitarre acustiche ed elettriche, Steve Hill alla batteria e Will
Lee al basso. L’album è essenziale ed ispirato, giocato specialmente su ballate
e tempi medi, il che può forse essere un limite al suo apprezzamento al primo
ascolto ma, col tempo, cresce ed entra in circolo mantenendo positivo il
giudizio finale. Non sarebbe quindi giusto citare un titolo piuttosto che un
altro in quanto tutte e dieci le tracce sono intrinsecamente legate tra loro
fino a formare un insieme solido e coeso. Da attendere a prossime prove ma con
la sensazione di una possibile e probabile crescita futura.
Remo Ricaldone
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