Dietro allo pseudonimo Doctor G c’è Gregg Andrews, professore di storia presso la Texas State University con la passione per la musica, regolare frequentatore dello storico Cheatham Street Warehouse di San Marcos, Texas e grande appassionato di country music, blues e rock’n’roll. Al terzo disco con la sua band di accompagnamento chiamata The Mudcats, Gregg Andrews prosegue con imperterrita grinta e bravura il suo percorso musicale che prende spunto da tutti i suoni compresi nella zona del delta del Mississippi. I primi due lavori avevano visto la partnership con il grande Kent Finlay, figura guida per tutta la musica texana e anche “Swampy Tonk Blues” si stava incanalando in questo percorso sonoro ma proprio alla fine delle registrazioni Kent è venuto a mancare e inevitabilmente lo stesso lavoro è a lui dedicato. Queste storie di amore e sofferenza, di duro lavoro e di lotta per i propri diritti acquistano un significato diverso, così come la collaborazione compositiva di Kent Finlay nell’iniziale title track “Swampy Tonk Blues”, tra le più pregevoli, e “From A Table Made For Two” (firmata dallo stesso Finlay e da John Arthur Martinez) country ballad con i ‘twin fiddles’ classicamente texani di Tim Crouch. “Rockabilly Barbershop At 7th & Broadway” si avvale del prezioso lavoro (in tutto il disco per la verità) del chitarrista Big John Mills con i suoi ‘licks’ puliti e puntuali, “Leaving Tennessee” vede la pedal steel guitar nelle mani di Lloyd Maines e l’accoppiata fiddle e mandolino nelle mani di Tim Crouch, “J Cool Blues” è blues nella sua essenza più classica tra Memphis e Chicago (ma anche il Lone Star State vanta una grande tradizione in fatto di ‘Musica del Diavolo’), “My Texas Dance Hall Girl” è country music Texas-style al 100% con tanta pedal steel (ancora Lloyd Maines), fiddle e il piano di Ronnie Huckaby. Ancora da sottolineare una nostalgica ed evocativa “One Of Those Things I Left Behind” (che mi ha riportato alla mente certe ballate elettriche di Lee Clayton…chi se lo ricorda?), una sorniona e sinuosa “Cottonmouth Blues” perfettamente ambientata nel già citato Delta e la conclusiva “Still Missing You” in cui si torna all’amata country music, quella dalle radici profonde come è prassi in Texas. “Swampy Tonk Blues” è quindi lavoro prodotto artigianalmente ma con il cuore grande di chi la musica la considera ragione di vita e di ispirazione, interpretato con sapienza ed equilibrio da un artista notevole come Gregg Andrews e da una band il cui impegno traspare da ogni nota.
Remo Ricaldone 

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