
Ascoltare
questo disco riporta indietro di molti anni, almeno quaranta, quando Austin si
proponeva per la prima volta come città
dai mille fermenti musicali in cui le radici country e folk venivano accostate
ad uno spirito quasi iconoclasta, outlaw e un po’ hippie, sempre e comunque
propositivo e vitale. Joe West ad Austin ci ha vissuto per parecchi anni, dando
il suo contributo fattivo, profondamente ironico ed un po’ ‘pulp’ ma con uno
stile compositivo che ha omaggiato i grandi della country music e del rock in
modo intelligente. Il nativo New Mexico (dove è tornato da qualche tempo a
risiedere) e New York sono state le altre due fonti di ispirazione e i suoi
dischi, una manciata, lo hanno visto apprezzato musicista da coloro che hanno
seguito in questi anni il sottobosco roots. Joe West ha diviso il palco con
grandi come Jon Dee Graham, Dale Watson e Wayne Hancock e “Jamie Was A Boozer”
è stato il suo debutto datato 1999, votato come uno dei migliori dischi di
quell’anno dall’Austin Chronicle. Ora Joe ha deciso di riproporlo in una
‘special edition’ di grande impatto e ci rendiamo conto di quanto sia ancora
attuale la sua proposta, un ‘rockin’ country’ di grande presa che parte con
“Judas Iscariot”, quasi una ‘signature song’ per Mr. West con reminiscenze di
Violent Femmes e Green On Red. “$2000 Navajo Rug” ha nel dna il Texas e la sua
personale versione della country music e a mio parere rimane una delle più
belle canzoni del disco, con il break del fiddle di Sean Orr su tutto, poi “Trip
To Roswell, NM” con il suo carico di humor e buone vibrazioni, “Ballad Of Terri
McGovern” sulla scia del mai troppo compianto Doug Sahm, “Piece By Piece”
straordinariamente poetica con la chitarra ‘mexican’ nelle mani di Andy
McWilliams, “Are You Still My Girl?” intimamente acustica e folkie giocano un
ruolo fondamentale per comprendere la ‘filosofia’ musicale di Joe West e e dei
suoi Sinners. I personaggi protagonisti di queste canzoni sono sempre
fortemente umani e spesso alle prese con le tensioni, le difficoltà, le gioie
della vita, da “Rehab Girl” (quasi fosse una canzone di un Lou Reed nato a
latitudini roots) a “Jamie Was A Boozer” fino a “Jenna The Cab Driver”, una
delle tre canzoni inedite aggiunte al disco. Più di settanta minuti per entrare
in un microcosmo particolare che riserverà più di una sorpresa.
www.joewestmusic.com.
Remo Ricaldone
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