Sono stati accostati da certa stampa americana a Gram Parsons ed Emmylou Harris ma io avvicinerei la loro sensibilità ed il loro stile a Buddy & Julie Miller e, facendo un paragone un po’ più audace ma non privo di fondamento, a Richard & Linda Thompson. La loro visione musicale unisce country music e blues, rock e soul in un insieme solido e personale dettato da una grande esperienza, da un rigore stilistico notevole e da un profondo rispetto nei confronti delle radici che nel Sud, loro ‘crogiuolo’ naturale, ha visto avvicendarsi e intersecarsi stili e suoni diversi. Larry Campbell oltre che essere un polistrumentista dotato di una tecnica e di una ricchezza interpretativa non comuni, nel corso degli anni è passato da richiestissimo sideman ad artista completo sia come autore sia come arrangiatore, facendosi le ossa alla guida della band che ha accompagnato Levon Helm fino alla sua scomparsa e rappresentando ora il riferimento principale degli studios fondati dall’ex batterista della Band. Teresa Williams è il naturale completamento di Larry Campbell sia come vocalist che come ‘musa ispiratrice’, mantenendo dritta quella barra che li ha portati ad essere tra le punte di diamante dell’attuale panorama ‘americana’ (o in qualsiasi altro modo vogliate chiamare quell’ampio ‘melting pot’ di suoni, colori e profumi). Il disco in questione, che significativamente prende il nome dei due protagonisti, è senza dubbio opera completa e matura, equilibrata ed intelligentemente strutturata per esprimere sentimenti profondi e veri, tra ballate e midtempo che suonano appassionati e coinvolgenti. “Surrender To Love” apre il disco con sapienza ed bilanciamento, “Another One More Time” è ballata vicina alla Linda Peters (Thompson) dei dischi con il grande chitarrista inglese citato in precedenza, “You’re Running Wild” è country music classica in un duetto che in questo caso ricorda la coppia Parsons/Harris, mentre “Everybody Loves You” è un frizzante country blues acustico molto ‘cooderiano’.  Tra i momenti da sottolineare c’è ancora “Did You Love Me At All”, country waltz dal sapore tradizionale che si avvicina allo spirito sincero ed onesto di Buddy & Julie Miller, “Ain’t Nobody For Me” in cui i suoni affondano nel blues e nel sound creato da Sam Phillips con la Sun Records, una cover cristallina e godibile del classico “Keep Your Lamp Trimmed And Burning” e “Attics Of My Life” dei Grateful Dead (faceva bella mostra di se in “American Beauty”) in una riproposizione acustica e quasi gospel.
Remo Ricaldone 

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