A
cinque anni di distanza dal precedente disco, BettySoo, trentaseienne texana di
origine coreana, firma uno dei suoi lavori più intensi ed intimi, frutto di un
lungo periodo passato tra tour (in Europa e negli States) e numerose visite in
centri di riabilitazione e cliniche psichiatriche, fonte di ispirazione per le
canzoni di questo “When We’re Gone”, tutte estremamente significative e
profondamente accorate. Co-prodotto dalla stessa con il bravissimo Brian
Standefer il cui cello ha arricchito numerosissimi album di musicisti texani e
non solo, il disco è un viaggio nella canzone d’autore più intelligente e
indicativa della sensibilità di una songwriter che ha sempre trovato nella
fertile scena di Austin, Texas un luogo ideale per possibilità e ricettività.
Sostenuta da una eccellente sezione ritmica formata da Glen Fukunaga al basso e
da Rick Richards alla batteria, dal sempre strepitoso Lloyd Maines e dalle
chitarre elettriche di Will Sexton, la bella voce di BettySoo racconta
quadretti di vita intensi e colorati, situazioni che colpiscono per genuinità e
grazia, da “100 Different Ways Of Being Alone” e “The Things She Left Town
With”, tra le più intriganti della raccolta, a “Last Night” con una pedal steel
che spazia con gusto e brillantezza e “Wheels” la cui melodia risulta fresca e
corroborante. “Hold Tight”, “Love Is Real” e “When We’re Gone” sono poi un
trittico che ben rappresenta la musicalità di BettySoo, apparentemente fragile
ma con una voce che entra nel nostro cuore con intrigante poesia e con storie
che toccano le corde più sensibili del nostro animo. Un disco dai colori
pastello che merita attenzione da coloro che amano la canzone d’autore ‘non
tradizionale’.
Remo Ricaldone
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