Dopo
“One Bird, Two Stones” di cui ci siamo occupati in passato, il texano Dick
LeMasters si è subito messo in moto incidendo una manciata di canzoni che in un
primo momento dovevano fungere da base per poi arrangiarle in studio. Questi demo
hanno rivelato una tale ispirazione in veste scarna ed acustica che lo stesso
Dick ha deciso di pubblicarli così, senza aggiungere nulla, mantenendo la loro
forma originaria. Scelta forse un po’ temeraria che però si è rivelata
azzeccata vista la forza interiore e
poetica di questi dodici brani che
fanno emergere un nuovo Dick LeMasters (quantomeno a noi che non abbiamo
avuto mai la fortuna di vederlo dal vivo), più vicino alla grande tradizione
texana tra country e folk, con inevitabili riferimenti a Townes Van Zandt e Guy
Clark. Dal robusto rock, blues e country elettrico del primo suo lavoro siamo
passati ad una serie di ballate di grande livello che dal vivo probabilmente
riceveranno rifacimenti elettrici ma che ora risplendono di luce propria e
sottolineano le doti compositive del nostro. Non mancano la grinta blues
apprezzata nel precedente disco come in “No More Sufferin’”, “In His Hands” e
“Good Life” ma quello che secondo me rende molto interessante l’album sono le
ballate che lo presentano come eccellente troubadour, a cominciare dalla
title-track che apre questo “Gasoline & Fire”. Storie intense interpretate
con il cuore, ecco come appaiono “I Pour Out My Soul”, tra Guy Clark e Joe Ely,
“Ok ‘Til It Isn’t”, “Cold-Hearted Whiskey”, “Hurricane” e “Right On Me”, momenti
di assoluto valore che nobilitano un disco da apprezzare centellinandolo con
cura. Un musicista che merita la vostra attenzione, accostando questo suo lato
acustico a quello solidamente elettrico del suo precedente lavoro. www.DickLeMastersMusic.com.
Remo Ricaldone
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