La parabola di Ted Hawkins è stata nel contempo straordinaria e drammatica, luminosa e sofferta, bellissima e tragica. Adolescenza e giovinezza passata tra riformatori e carcere, con la Musica a tenerlo aggrappato alla vita e a dargli opportunità e sprazzi di felicità, Ted Hawkins è stato cantante (e qui lo rsicopriremo, autore) di eccezionale e vibrante personalità ed intensità, capace di passare con naturalezza da Sam Cooke ad Hank Williams, setacciando il più genuino ‘songbook’ americano delle radici, interpretandolo con sapienza e vigore. Per lungo periodo, lasciato il nativo Sud, fece il ‘busker’ per le strade di Venice, California fino alla metà degli anni ottanta quando fu scoperto, per caso, da un dj inglese che lo portò in patria facendolo diventare un piccolo caso discografico e dandogli quel po’ di notorietà che meritava. Qualche disco pubblicato per piccole label indipendenti (e anche uno per la nobile Rounder Records) e nel 1994 il grande salto con un album per la Geffen, “The Next Hundred Years”, che improvvisamente fece parlare di lui su larga scala, dandogli fama e denaro. Poi, altrettanto improvvisamente, la morte il 1° gennaio 1995 e un lungo, immeritato oblio. “Cold And Bitter Tears” cerca di focalizzare nuovamente gli appassionati su Ted Hawkins e questa volta sul suo essere autore, coinvolgendo musicisti che renderanno sicuramente appetibile questo prodotto ai lettori di Lone Star Time. Texani di nascita o di adozione, musicisti che hanno lasciato un’impronta importante sul suolo dello ‘Stato della Stella Solitaria’ sono qui riuniti per rendere omaggio a Mr. Hawkins con interpretazioni di grande livello, con alcune canzoni decisamente indimenticabili e commoventi. James McMurtry, Gurf Morlix, Evan Felker dei Turnpike Troubadours, Sunny Sweeney e poi band come The Damnations e Shinyribs, Jon Dee Graham, Mary Gauthier, Tim Easton, Kasey Chambers e Steve James nobilitano un lavoro tanto corposo quanto intenso, poetico e dotato di grande forza espressiva. Non serve quindi soffermarsi su ogni brano per apprezzarne l’importanza, basta lasciarsi trasportare in questi quindici momenti che sottolineano la statura di un musicista che merita di essere ricordato e amato. Al di la delle etichette con cui definiamo le varie sfaccettature della musica americana, qui c’è l’essenza dei suoni che compongono quel variegato e colorato quadro, con tanta anima ed amore.
Remo Ricaldone

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