
Avevamo
lasciato Malcolm Holcombe con il bellissimo “The RCA Sessions”, disco che
celebrava la sua musicalità in maniera forte e vibrante rispolverando il meglio
del suo parco seppur intenso repertorio e ora, a sorpresa vista la scarna
discografia del musicista del North Carolina, un nuovo lavoro che conferma un
periodo di grande ispirazione e di vitalità compositiva. “Another Black Hole” è
un altro dei punti più alti della discografia di Malcolm Holcombe e si avvale
della eccellente produzione di Ray Kennedy (coadiuvato da Brian Brinkerhott)
che esalta la musicalità di un vero talento della scena roots americana, in
perfetto equilibrio tra country, folk e blues. Il suono è limpido ed evocativo,
assolutamente in sintonia con le storie raccontate, dense di personaggi veri e
genuini colti in ambientazioni di grande fascino e poesia, con uno storyteller
come Malcolm Holcombe capace di tirare fuori tutta l’essenza di un’America ‘ai
margini’ ma proprio per questo schietta ed autentica. Con Malcolm Holcombe c’è
sempre Jared Tyler, fidatissimo pard da tempo fine cesellatore con le sue
chitarre ma anche con banjo, mandolino e dobro, mentre non perde un colpo la sezione
ritmica formata da Dave Roe al basso (acustico ed elettrico) e Ken Coomer alla
batteria e percussioni, con ‘special guest’ un redivivo Tony Joe White alla
chitarra elettrica. La scaletta è essenziale e qualitativamente notevole, dieci
episodi di un unico ‘body of work’ che risulta coeso e prezioso, a volte
musicalmente più acustico e bucolico, in altri momenti più oscuro e sofferto. E
se un brano come “Papermill Mall” sorprende piacevolmente per un approccio più
rock ed elettrico, il mood complessivo, più interiore ed acustico, mantiene
alta l’attenzione grazie ad una buona varietà di temi e di arrangiamenti.
L’apertura affidata ad una cristallina “Sweet Georgia” con il banjo di Jared
Tyler, “Heidelberg Blues”, “Someone Missin’”, “Leavin’ Anna” e inevitabilmente
la title-track “Another Black Hole” compongono la spina dorsale dell’album e
sicuramente saranno ricordate tra le migliori canzoni del repertorio di uno
straordinario troubadour.
www.malcolmholcombe.com .
Remo Ricaldone
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