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Shurman - East Side Of Love

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Tornano, a distanza di quattro anni dal precedente disco, i texani Shurman, ancora guidati da Aaron Beavers, qui anche nelle vesti di produttore. “East Side Of Love” ce li riconsegna ispiratissimi, con un suono di grande presa, rock e radici proposti con  gusto e  genuinità, chitarre pulsanti ma anche la finezza di un songwriting rimarchevole. Con Aaron Beavers, chitarre e voce, ci sono Michael Therieau al basso, Harley Husbands alle chitarre soliste e Clint Short alla batteria, a formare un quartetto forse mai così possente e quadrato. Pedal steel, tastiere, cello e percussioni smussano un po’ gli ‘angoli’ e perfezionano il loro rock’n’roll in cui elementi ‘southern’ e ispirazioni texane contribuiscono a renderlo godibile e fortemente vissuto. La title-track “East Side Of Love”, “Never Gonna Quit” e “If I Could I Would” mettono subito le carte in tavola e mostrano il loro felice momento di forma in tutta la sua pienezza. La voce roca di Aaron Beavers svetta su tutto ma sono le canzoni a fare la differenza, sfornate per la maggior parte dallo stesso leader quasi a cercare di superare il periodo personale sofferto dopo il divorzio e la ‘ricollocazione’ in quel di Austin, Texas. “Time To Say Goodbye”, “Somebody Else’s Trouble”, “California Carry Me Away”, “You Don’t Have To Love Me”, “Dive Right In” sono quadretti di vita vissuta intensamente e le interpretazioni sono profonde e ricche di pathos e afflizione. Quello dei Shurman è un rock senza ‘conservanti’ o ‘coloranti’, sempre in primo piano quando si tratta di celebrare il suo potere salvifico, un rock che certamente non apporta nulla di rivoluzionario ma che mostra il suo lato più genuino.
Remo Ricaldone

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