Dietro
al nome Westies si cela Michael McDermott, talento troppo presto passato nel
dimenticatoio dopo lo strabiliante esordio di “620 West Surf” datato 1991. Problemi
di dipendenze da alcol e droga e una fragilità particolare lo ha ‘bloccato’ per
anni ma da qualche tempo possiamo celebrare il suo ritorno con una carriera a
‘doppia corsia’: da una parte la discografia a proprio nome e dall’altra
questa, al secondo capitolo, con i Westies. Rock e radici, il racconto
struggente e crudo di un’America desolata, tragica ma tremendamente poetica, la
forza lirica di un ritrovato periodo di grande forma, tutto questo contribuisce
a fare di questo “Six On The Out” un lavoro estremamente consigliato, ricco di
spunti e di sfumature, nella migliore tradizione di chi ha unito rock e poesia,
da Bruce Springsteen a John Mellencamp, passando per Elliott Murphy, Willie
Nile e molti altri. La scrittura è asciutta, stringata e pregna di quel pathos
quasi cinematografico che abbiamo apprezzato attraverso libri e film, le
interpretazioni sono caratterizzate da cuore e sentimento, emozioni e sincero
coinvolgimento. Tutte, dall’iniziale “If I Had A Gun” a “Sirens” che conclude
questo romanzo a tinte ‘noir’. E noi possiamo godere in maniera completa le
storie di Michael McDermott in quanto la benemerita label milanese Appaloosa,
come ormai da tradizione, unisce i testi tradotti in italiano. La solida
“Pauper’s Sky”, le tinte drammatiche e
straordinariamente vere della magnifica “Parolee”, vertice compositivo
dell’album a mio parere, “The Gang’s All Here” altra grande canzone dalla
melodia più country-folk, il frizzante folk-rock di “Everything Is All I Want
For You” che paga inevitabilmente pegno a Bob Dylan, tra i grandi ispiratori di
Mr. McDermott, “Henry McCarty” altro capolavoro assoluto, forte ed orgogliosa
ballad segnata indelebilmente dal violino di Heather Horton, la vibrante “Santa
Fe” in cui fanno bella mostra le chitarre di Will Kimbrough, tra i protagonisti
di queste sessions, le storie tragiche e le sofferenze umane presenti nelle
comunque bellissime ed affascinanti “Once Upon A Time” e nella già citata
“Sirens” formano un blocco decisamente intrigante ed attraente. “Six On The
Out” entrerà facilmente tra i preferiti a fine anno in molte liste, un album
dalle tinte forti che cresce ascolto dopo ascolto e che difficilmente uscirà
dai vostri/nostri lettori cd.
Remo Ricaldone
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