16:16

The Westies - Six On The Out

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Dietro al nome Westies si cela Michael McDermott, talento troppo presto passato nel dimenticatoio dopo lo strabiliante esordio di “620 West Surf” datato 1991. Problemi di dipendenze da alcol e droga e una fragilità particolare lo ha ‘bloccato’ per anni ma da qualche tempo possiamo celebrare il suo ritorno con una carriera a ‘doppia corsia’: da una parte la discografia a proprio nome e dall’altra questa, al secondo capitolo, con i Westies. Rock e radici, il racconto struggente e crudo di un’America desolata, tragica ma tremendamente poetica, la forza lirica di un ritrovato periodo di grande forma, tutto questo contribuisce a fare di questo “Six On The Out” un lavoro estremamente consigliato, ricco di spunti e di sfumature, nella migliore tradizione di chi ha unito rock e poesia, da Bruce Springsteen a John Mellencamp, passando per Elliott Murphy, Willie Nile e molti altri. La scrittura è asciutta, stringata e pregna di quel pathos quasi cinematografico che abbiamo apprezzato attraverso libri e film, le interpretazioni sono caratterizzate da cuore e sentimento, emozioni e sincero coinvolgimento. Tutte, dall’iniziale “If I Had A Gun” a “Sirens” che conclude questo romanzo a tinte ‘noir’. E noi possiamo godere in maniera completa le storie di Michael McDermott in quanto la benemerita label milanese Appaloosa, come ormai da tradizione, unisce i testi tradotti in italiano. La solida “Pauper’s Sky”, le tinte drammatiche e  straordinariamente vere della magnifica “Parolee”, vertice compositivo dell’album a mio parere, “The Gang’s All Here” altra grande canzone dalla melodia più country-folk, il frizzante folk-rock di “Everything Is All I Want For You” che paga inevitabilmente pegno a Bob Dylan, tra i grandi ispiratori di Mr. McDermott, “Henry McCarty” altro capolavoro assoluto, forte ed orgogliosa ballad segnata indelebilmente dal violino di Heather Horton, la vibrante “Santa Fe” in cui fanno bella mostra le chitarre di Will Kimbrough, tra i protagonisti di queste sessions, le storie tragiche e le sofferenze umane presenti nelle comunque bellissime ed affascinanti “Once Upon A Time” e nella già citata “Sirens” formano un blocco decisamente intrigante ed attraente. “Six On The Out” entrerà facilmente tra i preferiti a fine anno in molte liste, un album dalle tinte forti che cresce ascolto dopo ascolto e che difficilmente uscirà dai vostri/nostri lettori cd.
Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter