
La
musica di Andy Ferrell, giovane cantante ed autore al debutto con questo “At
Home And In Nashville”, è forgiata nella più pura tradizione appalachiana, pur
con grande personalità e attualità, fresca, brillante e rigenerante. Nato a
Boone, cittadina del North Carolina situata nel cuore delle Blue Ridge
Mountains, tra i luoghi cardine delle radici appalachiane, Andy ha formato il
suo stile ascoltando religiosamente Hank Williams e Townes Van Zandt, Doc
Watson e il blues, non disdegnando la canzone tra folk e pop che dagli anni
sessanta ha avvicinato alla tradizione generazioni di ascoltatori. Da
relativamente pochi anni sulle scene, è riuscito con facilità ad imporsi a
livello locale grazie ad un approccio limpido e genuino, perfetto mix delle
varie esperienze che ha vissuto in giro per gli States. “At Home And In
Nashville” è riferito alle due differenti facce qui presentate: la prima incisa
nella città del Tennessee, impeccabilmente prodotta nei Quad Studios con la
presenza di una ottima serie di sidemen tra cui spiccano Robin Ruddy,
eccellente a pedal steel, banjo e dobro, la bravissima fiddler Wanda Vick (già
con le Wild Rose, country band al femminile protagonista tra la fine degli anni
ottanta e i primi novanta) e John Magnie, fisarmonicista il cui nome è
indissolubilmente legato alla bella esperienza con i neworleansiani Subdudes e
una seconda ‘tranche’ che vede Andy Ferrell in perfetta solitudine di fronte al
pubblico della Jones House nella nativa Boone. Le canzoni di Andy Ferrell sono
tutte nate ‘on the road’, ritratti con uno stile agrodolce e piacevolissimo dei
suoi vagabondaggi, tutte pervase dal senso di libertà tipico della canzone
americana, intepretate con pregevole tecnica chitarristica e notevole
impostazione vocale. La prima parte colpisce per freschezza e spontaneità,
dalle tonalità bluesy di “Last Dime Blues” alla magnifica melodia di “Poor
man’s Son” che non sarebbe dispiaciuta alla Band, dalla nostalgia che permea
“Time Crawls By” alle intense “Another New Year’s Eve” e “Photographs And Letters”,
fino al trascinante country shuffle di “Nobody To Answer To”. Nella seconda
spiccano naturalmente le doti di picker e di entertainer del nostro, con la
deliziosa “High Water, Low Bridge”, l’outlaw song “Run Billy Run”, “The Price
Of Freedom” e “Waltz For You” che chiude il disco con forti tinte folk. Un
nuovo nome da segnare sulla propria agenda.
www.andyferrellmusic.com.
Remo Ricaldone
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