
“Weight
Of The World”, tanto per sgombrare subito ogni dubbio, è a mio parere uno dei
più brillanti e godibili country albums usciti quest’anno, uno di quei dischi
che sanno rivitalizzare un suono come solo alcune produzioni indipendenti oggi
sanno fare. I Western Centuries provengono dall’area di Seattle (non
propriamente nota per la country music) ma suonano con lo spirito puro del Lone
Star State, hanno inciso in quel di Nashville sotto la produzione di uno che ci
sa fare come Bill Reynolds, già con i Band Of Horses, e colpiscono, al debutto,
dritto al cuore. I ragazi comunque non sono di primo pelo, Cahalen Morrison
vanta già una serie di dischi di grande valore, prima con Eli West e non molto
tempo fa accompagnato dai Country Hammer, Jim Miller (co-fondatore dei Donna
The Buffalo) ha un passato ricco di esperienze, Ethan Lawton è un autore
transitato attraverso bluegrass e punk (!), Rusty Blake alla pedal steel e Dan
Lowinger al basso sono famosi a livello locale come sidemen. Il suono è quello
che colpisce subito, limpido e puro, pedal steel, fiddle e chitarre
scintillanti, voci e cori ottimamente curati. Il repertorio poi aggiunge un
ulteriore motivo di apprezzamento, dodici canzoni che vanno dall’honky tonk
alla ballata con inflessioni e profumi di Louisiana o di swing, mantenendo alto
il livello per tutta la durata del disco, senza cali di ispirazione. Non c’è un
momento sprecato, una canzone sotto tono, dall’introduttiva “Weight Of The
World” alla chiusura affidata a “Rock Salt”. Assolutamente da conoscere,
sperando in un riscontro anche commerciale (pur nei limiti purtroppo di una
produzione indipendente e quindi con budget ridotto) per una band che potrà
dare molto alla causa della vera e genuina country music.
www.westerncenturies.com.
Remo Ricaldone
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