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Willie Sugarcapps - Paradise Right Here

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Per parecchio tempo in una zona rurale dell’Alabama meridionale una serie di cantanti, autori, strumentisti legati all’ambiente roots si sono ritrovati a fare musica per diletto e anche per trovare nuovi stimoli. Tra i tanti, da Mary Gauthier a Malcolm Holcombe, da Alvin Youngblood Hart a Randall Bramblett, ci sono stati cinque musicisti che hanno scoperto di avere affinità comuni e hanno deciso di unire le proprie forze per creare un ‘supergruppo’ capace di condensare talenti e attitudini. Grayson Capps, Will Kimbrough, Corky Hughes e il duo formato da Anthony Crawford e Savana Lee (noti come Sugarcane Jane) hanno così preso il nome di Willie Sugarcapps e nel 2013 debuttato con un disco omonimo che ha regalato loro ottime recensioni e la voglia di proseguire nel progetto comune. Eccoci così a “Paradise Right Here”, secondo lavoro ancora una volta prodotto da Trina Shoemaker e registrato negli storici Fame Studios di Muscle Shoals, Alabama, un disco in cui, seppur caratterizzato non da una scrittura comune ma dall’unione di diverse ‘penne’, possiamo apprezzare passioni e amori molto simili, vibranti e coesi. L’unione di country music fieramente tradizionale ma con un piglio gustosamente contemporaneo, suoni più ‘neri’ come blues e gospel, la passione per l’old time mediato attraverso una formazione rock sono le caratteristiche di un disco suonato e cantato con freschezza e inventiva, sempre piacevole e divertente. “Dreamer’s Sky” può essere il manifesto delle loro intenzioni, un brano scritto da Will Kimbrough in cui si insinua il violino di Anthony Crawford su un tempo deliziosamente tradizionale. “Faded Neighborhood” fa emergere lo spirito country di Savana Lee il cui canto che si alterna con quello di Kimbrough, Capps e dello stesso Crawford rende ancora più multiforme la proposta. L’apporto di Grayson Capps è più cantautorale, profondo ed intimista con “May We Love” e “Rosemary And Time” veri gioiellini di equilibrio e poesia, quello di Anthony Crawford un po’ più tradizionale come in “Find The Good” dai toni gospel mentre continuo a preferire il songwriting di Will Kimbrough, a mio parere ‘guida’ della band. Oltre alla già citata introduzione sono da ricordare per sottolineare la sua classe compositiva “The Highway Breaks My Heart”, robusta ed evocativa, la nostalgica e swingata “Magnolia Springs” in cui ci si immerge nei ‘roaring twenties’ e la lunga “Paradise Right Here”, piccolo capolavoro melodico in cui il nostro si accompagna a banjo ed armonica. Band da seguire, se mantiene questi equilibri ci regalerà ancora tanta grande musica. www.williesugarcapps.com.
Remo Ricaldone

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