La
storia delle cosiddette ‘murder ballads’ affonda il proprio retaggio nella più
profonda tradizione anglo-americana e ha rappresentato nel corso del tempo una
vena ispirata e molto interessante. In tempi recenti di ‘politically correct’
il mainstream (country ma anche rock) ha cancellato queste tematiche per altre
molto più innocue e spesso banali e pochi sono quei musicisti che ogni tanto ‘sdoganano’
questi racconti noir che non disdegnano venature ricche di humor, naturalmente
nero. “7 Deadly Spins” è un ottimo concept album, anche se della durata di sole
sette canzoni per poco più di venticinque minuti, presentatoci dalla bravissima
cantante ed autrice canadese Lynne Hanson, musicista che nella sua carriera ha
saputo personalizzare americana, blues e country music con un piglio solido e
appassionato. I Good Intentions sono al suo fianco, una band nella quale
spiccano le chitarre di Tony D e Scott Glass, con le tastiere di Chris Brown a colorare
gli spazi concessi e le sporadiche apparizioni, sempre però incisive, della
producer e a sua volta eccellente musicista Lynn Miles. Melodie intense e
significative in perfetta simbiosi con i personaggi e le situazioni che si
alternano nei vari brani, estrema cura dei particolari e arrangiamenti che
fanno risaltare la sensibilità dei musicisti coinvolti, media compositiva molto
alta sono le peculiarità che rendono affascinante questa proposta, dall’apertura
affidata a “Gravedigger”, segnata da sentimenti ‘neri’ come vendetta e
punizione. Splendido è il trittico formato da “Cecil Hotel”, ballata magnifica, “Black Widow” e la scorrevole “Run Johnny Run” con la splendida slide guitar di Glass House e il mandolino di Gilles LeClere a duettare.Comunque tutto l’album gode di una compattezza notevole e da rimarcare ci sono
ancora la potente “First One’s Free” e “Waters Edge”, sopra la media per
intensità e sicurezza. Il tutto a conferma del talento della musicista canadese
che rappresenta al meglio una nazione che continua a proporre dischi ad
altissimo livello. www.lynnehanson.com
Remo Ricaldone
0 commenti:
Posta un commento