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Whitney Rose - South Texas Suite

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Canadese di nascita ma con le radici ben piantate nel suolo texano, Whitney Rose può benissimo essere la ‘next big thing’ della country music più genuinamente tradizionale grazie al suo approccio vibrante e vitale ben rappresentato da questo suo terzo disco, l’ep intitolato “South Texas Suite” che segue “Heartbreaker Of The Year” prodotto da Raul Malo. Residente ad Austin, Texas, Whitney è andata a registrare queste ottime sei canzoni negli studi di Dale Watson facendosi affiancare da grandi nomi della scena texana come Redd Volkaert alla chitarra elettrica, Earl Poole Ball al piano ed Erik Hokkanen al fiddle, per citare i più noti, confezionando un gustosissimo seppur troppo breve percorso all’interno dei suoni più legati agli anni cinquanta e sessanta. “Three Minute Love Affair” ci porta subito ‘south of the border’ con un’interpretazione intensa e calda, supportata dalla fisarmonica di Michael Guerra, limpida e cristallina. Sensuale e godibilissima è poi “Analog”, melodia senza tempo ricca di swing impreziosita dal break chitarristico di Redd Volkaert, splendidamente honky tonk è “My Boots”, vissuta ed interpretata con grande coinvolgimento mentre “Bluebonnets For My Baby” mischia country music e pop come si faceva in passato, legando la melodia a quelle di Patsy Cline e Tammy Wynette. “Lookin’ Back On Luckenbach” è un ulteriore omaggio al Lone Star State e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere grande una scena musicale unica e irripetibile, un tributo dolce, sinuoso e classicamente country. A chiudere questi ventidue minuti interessanti e brillanti c’è una “How ‘Bout A Hand For The Band” in cui si mettono in mostra i session men presenti nel disco in uno strumentale che funge da coda e da congedo, dando appuntamento (speriamo) ad un nuovo lavoro ‘a lunga durata’ per la cantante ed autrice di Prince Edward Island.
Remo Ricaldone

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