Nato
e cresciuto ad Austin, Texas ma con forti legami affettivi con il nord Europa e
con la Scandinavia in particolare, Travis Green sorprende piacevolmente con
questo “A Little Too Late”, suo esordio fresco e brillante tra country music,
rock’n’roll e rhythm and blues. La produzione, essenziale e limpida, è nelle
mani del norvegese Kid Andersen, il cui notevole contributo a chitarra
elettrica e pedal steel aggiunge il tocco in più a queste canzoni già di per se
godibili, rivestendo il songwriting di Travis Green di una patina pimpante e
preziosa. Le tastiere di Jim Pugh, il suo stile pianistico che deve molto ai
padri del rock’n’roll è un’altra carta vincente, a partire da “A Little Too Late”,
title-track che funge da apertura, decisamente vincente. “Please Don’t Cry” va
più nel profondo di una country music viva e corroborante, intensamente
radicata nel ‘South’, con chitarre elettriche e tastiere sempre ispiratissime.
Un altro piccolo gioiellino. Le seguenti “Everybody Knows” e “The Only Love”
invece sterzano bruscamente verso un trascinante e sorprendente ‘southern soul
& blues’, una parentesi che si stacca dal resto del disco ma in cui Travis
Green si trova perfettamente a proprio agio e in cui fa capolino il sax di
Nancy Wright e l’organo, caldo e avvolgente, di Jim Pugh a seguire le orme di
un Booker T. Jones per esempio. “Keep You Off My Mind” è invece un rock molto
‘sixties’, una via di mezzo tra i Mavericks e i Texas Tornados, in cui è
protagonista ancora una volta Jim Pugh con la farfisa che non può non portare
alla mente quella dell’indimenticabile Augie Meyers. “Damage Done” con il suo
andamento quasi western è un altro momento da ricordare, così come il
rock’n’roll poderoso e impeccabile di “Caroline”, le commistioni tra blues e
rock nella splendida ballata intitolata “Road Runs Cold”, la splendida “Salt
And Sand”, tra gli highlights del disco, un country-rock dalle intense
colorazioni ‘southern’ e la chiusura di “Don’t Forget”, country music più
classica e sempre insaporita dalle tastiere di Jim Pugh che la pone nei
territori tra la Band e, più recentemente, i texani Band Of Heathens.
Remo Ricaldone
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