Asheville,
North Carolina è nel cuore degli Appalachi, luogo dove la tradizione emerge da
ogni angolo e dove è inevitabile che il proprio retaggio si manifesti
attraverso la propria personalità. Pierce Edens ha nel proprio dna le melodie,
le storie, il fascino delle radici ed ha saputo renderle attuali mischiandole
al rock della sua adolescenza, a quell’impatto forte ed orgoglioso che
trasudano quei suoni. La rabbia, la misteriosa ed inquietante seduzione delle
‘murder ballads’ che affollano quelle terre, la voglia di rinascere dopo le
dure esperienze della vita, l’amore e la morte, la perdita e la speranza, sono
queste le basi sulle quali si sviluppano le canzoni di Pierce Edens, giunto al
quinto disco (indipendente) dopo una lunga maturazione fatta di innumerevoli
concerti e giuste frequentazioni.
“Stripped Down Gussied Up” può tranquillamente essere considerato il suo lavoro
più completo e significativo, l’occasione ideale per conoscere un eccellente
songwriter e un cantante la cui voce conquista per intensità e per profondità
espressiva. Con Tom Waits e Van Morrison nel cuore e la più nobile tradizione
cantautorale nell’anima, Pierce firma un disco in cui è accompagnato
dall’eccellente Kevin Reese a chitarre, mandolino e banjo e dalle soffici
percussioni e dal piano di Matthew Nelson in un viaggio veramente affascinante
che tocca le corde più intime. Un’unica riuscitissima cover, quella di una “Mr.
Siegal” firmata da Tom Waits e rifatta in maniera molto personale, e dieci composizioni
originali che tratteggiano una personalità inquieta, complessa e intrigante in
un contesto che spesso parte dalla canzone d’autore di radice folk per sfociare
in un mix di rabbia punk come nella dura “The Bonfire” in cui sembra incontrare
i bostoniani Dropkick Murphys o di fierezza urlata ricordando i White Buffalo e
Chuck Ragan in “It’s Alright, It’s All Wrong” o ancora di bucolica serenità
(sebbene sempre filtrata da una certa apprensione) in “The Bells Of Marshall”.
Disco tra i più appassionanti dell’anno finora, originale e degno di grande
considerazione.
Remo Ricaldone
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