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Loretta Hagen - Lucky Stars

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Tra le migliori voci del lato più folkie del suono ‘americana’, Loretta Hagen torna a distanza di circa cinque anni dal precedente “Mud And Stone”, disco celebrato con ottime recensioni oltreoceano nell’ambito roots, e lo fa con un lavoro inevitabilmente meditato e fortemente ispirato alle esperienze di vita dell’ultimo periodo fatte di dolori e speranze, perdite e  grande voglia di ricominciare. La cantautrice del New Jersey dal punto di vista vocale mi ricorda molto Mary Chapin Carpenter e le affinità certamente non si esauriscono qui, le ballate e i midtempo accomunano i due personaggi per sensibilità e grazia. “Now That I’m Able”, eccellente nel mischiare folk e pop creando una melodia contagiosa e “Lucky Stars”, acustico e struggente tributo agli affetti presenti e passati presentano chiare analogie e lo stesso gusto melodico della sua conterranea. Molti comunque sono i momenti da ricordare come “This World Of Ours” ancora con grandi similitudini con il lavoro di Mary Chapin, un altro messaggio di condivisione e accoglienza, “Break” ancora efficace e coinvolgente, “Ladders” con un’altra melodia suadente che conquista e “You Were Brave” impreziosita dal violino di Tracy Grammer, una storia personale di sofferenza e dignità nell’affrontare le malattie (in questo caso della madre e della sorella). “Lucky Stars” è un disco suonato con il cuore e grande merito va al marito di Loretta, Gary Hagen, qui alla produzione, nelle vesti di ingegnere del suono e, ottimo, a chitarre acustiche ed elettriche mentre è da segnalare la presenza di un personaggio fondamentale della scena newyorkese in ambito folk, il bassista Mark Dann, vero ‘deus ex machina’ con il suo studio di registrazione per quanto riguarda il panorama cantautorale della East Coast.
Remo Ricaldone

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