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Shawn Taylor - Balance

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Nato in Ohio e cresciuto in Massachussetts, Shawn Taylor ha assorbito dai genitori quella contagiosa voglia di vagabondare e di esplorare il mondo e la musica, proponendosi come genuino troubadour alla continua ricerca di suoni (roots) e di ispirazioni. Quattro album all’attivo e una incessante attività live nella quale ha condiviso il palco con gente come Maria Muldaur e il collega songwriter Peter Mulvey  hanno forgiato una personalità poliedrica e variegata. La country music e la tradizione appalachiana ma anche il folk-rock, il blues, il gospel e i suoni caraibici sono alla base di questo “Balance”, disco estremamente piacevole e scorrevole. Dotato di una voce roca e abrasiva che lo ha paragonato a Ray LaMontagne ma anche a Bruce Springsteen, Shawn Taylor nelle sue composizioni racconta le mille esperienze ‘blue collar’ della sua vita, focalizzando personaggi e situazioni che facilmente coinvolgono e appassionano, mentre il suo stile chitarristico deve molto al retaggio blues e folk ed è degno di suoi colleghi molto più noti. E’ appunto con un delicato e godibile ‘fingerstyle’ che si apre il disco, proponendo la title-track “Balance”, subito seguita dalle colorazioni reggae, mischiate a dosi di folk e rock, di “Wandering Roots”, esplicativo manifesto delle sue grandi passioni di musicista itinerante. Shawn Taylor ci sorprende poi  con una robusta e solida versione del classico dei Buffalo Springfield “For What It’s Worth”, incalza con “Love Is The Water” pregna di pulsazioni blues e gospel, ci culla con le note soffici tra folk e blues di “On Ice Cream And Parting”. “Dime And A Bottle Of Wine” è uno spigliato e fresco folk-rock dalla melodia ancora fortemente coinvolgente, ode alle cose semplici ma preziose, “Two Roads” ancora un folk-blues ruvido e piacevolissimo, “Black Water” aggiunge ‘elettricità’ e grinta ad un ‘clichè’ consolidato e di valore mentre “Goodnight” è la chiusura più logica, una ‘ninnananna’ dalle note nostalgiche ed accorate. Chiusura perfetta per un disco da cui trasudano onestà e genuinità, doti per cui apprezzare profondamente Shawn Taylor.
Remo Ricaldone

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