Voce,
chitarra acustica ed armonica. Quando basta (ed avanza) ‘poco’ per coinvolgere
ed intrattenere lungo dieci canzoni grazie ad uno stile chitarristico
interessante e un approccio che abbraccia country, folk e blues. Tutto questo è
il disco di debutto di Matt Eckstine, musicista cresciuto in Ohio ma ormai da
più di una dozzina di anni residente nella città di Savannah nel South
Carolina, formatosi musicalmente negli anni novanta sulle canzoni dei grandi
nomi tra rock e radici. Dieci canzoni che rappresentano molto esplicitamente
quanto Matt ami la canzone tra country e folk e risulti convincente anche in
una versione assolutamente scarna ma calda e coinvolgente. Matt Eckstine divide
la sua attività tra queste sonorità acustiche e la guida di una band alt-country
denominata The Accomplices dove attacca la spina e aggiunge una manciata di
covers ad un repertorio che sta crescendo in maniera ottima. Tra omaggi
accorati alle figure guida della propria formazione come in “Townes Blues”,
delicate ballate come “Stargazing” che lo avvicinano allo Steve Forbert più
intimista, soffici blues come “Big Dog Blues” e “Two Fools”, gli inevitabili riferimenti
al Dylan degli esordi, gli accostamenti alla tradizione della splendida “This
Heaven”, un picking chitarristico di qualità come in “One Orange In The Tree” e
melodie che affascinano come in “Wheels” e “Fly On A Pie” arricchite
dall’armonica, il disco scorre in modo limpido e naturale, organicamente
lineare e ben bilanciato. Matt Eckstine merita attenzioni e apprezzamento, è
ancora all’inizio di una carriera discografica solista che con un po’ di
fortuna potrà riservargli grosse soddisfazioni e a noi dare la possibilità di
godere di sonorità roots di qualità. www.matteckstine.com per ogni approfondimento e curiosità.
Remo Ricaldone
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