The
Whiskey Charmers sono una band guidata dalla coppia formata da Carrie Shepard,
cantante e principale autrice del materiale proposto e da Lawrence Daversa,
eccellente chitarrista (sia acustico che elettrico) ma anche apprezzabile alla
steel guitar. Al secondo album dopo l’esordio omonimo datato 2015 la formazione
residente nell’area di Detroit ci presenta un mix di country music con inflessioni
folk, western e roots rock che denota grande maturità artistica e la capacità
di creare immagini vivide ed affascinanti. La critica li ha avvicinati a nomi
come Cowboy Junkies e Chris Isaak tra gli altri per saper inserire quel tocco
un po’ onirico e sognante tipico soprattutto della band canadese dei fratelli
Timmins e io inserirei anche quello di Natalie Merchant per l’approccio vocale
e certe tonalità e colorazioni. “The Valley” è un lavoro discografico di
notevole coesione in un ‘corpus’ compositivo che in qualche momento può essere
accusato di qualche ripetizione ma proprio qui sta anche l’aspetto positivo:
proprio per ‘legare’ i vari brani queste canzoni hanno peculiarità simili,
dall’iniziale “Desert” alle note conclusive di “Warnings”. Un album questo che
scorre molto naturalmente e scivola via con estrema piacevolezza, con le
chitarre elettriche di Lawrence Daversa che caratterizzano i brani con un gusto
vicino a certe sonorità sixties con (per esempio) un Dick Dale in mente o con
l’amore per certo western e con la voce di Carrie Shepard che, pur non con una
straordinaria estensione, guida con dolcezza e soavità. “Dirty Little Blues”
‘sporca’ leggermente il mood complessivo con inflessioni bluesy mentre canzoni
come “The Valley”, “Meet Me There”, “Full Moon”, “Songbird” e “Coal” risultano
di buona caratura e formano un po’ la spina dorsale di un disco che intrattiene
con bravura. www.thewhiskeycharmers.com.
Remo Ricaldone
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