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Grayson Capps - Scarlett Roses

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Se il precedente “Love Songs, Mermaids & Grappa” aveva contribuito a mantenere alta l’attenzione nei confronti dell’eccellente songwriter nativo dell’Alabama ma di casa a New Orleans e dintorni con una preziosa raccolta antologica e l’avventura con i Willie Sugarcapps confermava quanto preziosa sia la scena indipendente tra rock e radici d’oltreoceano, questo “Scarlett Roses” ha il notevole pregio di riconsegnarci nuove canzoni di Grayson Capps dopo ben sei anni. E l’attesa è stata ampiamente ripagata con uno dei suoi dischi più intensi, personali e vissuti, con una serie di canzoni che sono la perfetta fotografia di un periodo non sempre felice e sereno ma spesso venato da tormenti, maliconie e le difficoltà che la vita para davanti ad ognuno di noi. Rock, blues, country e tutto quello che è ricollegabile ai suoni che sono peculiarità sotto la Mason-Dixon Line fanno bella mostra in queste nove capitoli di una storia raccontata con convinzione e passione, calore e sensibilità. Il disco è pubblicato con la consueta sagacia ed intelligenza dalla nostrana Appaloosa Records ed è frutto di session tenutesi tra Maurice, Louisiana e Mobile, Alabama, due coordinate basilari della vita musicale e non solo di Grayson, session nobilitate da una solida band di cui fanno parte Corky Hughes le cui chitarre acustiche, elettriche e lap steel rinforzano queste canzoni e le rendono granitiche, Rufus Ducote solidissimo bassista che con i tamburi di Russ Broussard e le percussioni di Trina Shoemaker sono un po’ il cuore pulsante e le fondamenta di un sound sempre propositivo e ricco. Ospite gradito è poi Dylan LeBlanc che presta la propria voce ad una “New Again” dalle tonalità ispirate e nitide, arricchita dall’armonica di Mr. Capps a dare ‘nuance’ folk. “Scarlett Roses” è comunque un disco con solide basi rock, un disco vissuto dalla prima all’ultima nota con quella grinta e quell’amore per le proprie radici che sono tra le grandi qualità di un musicista che ha sempre vissuto da ‘best kept secret’ e che probabilmente questa sempre sarà la sua particolarità. La title-track apre alla grande l’album, lo fa con una melodia che subito entra nel cuore e mostra quanto sia sensibile il cuore di Grayson Capps e quanto maturo sia il senso letterario che lui ha nel dna (il padre Ronald Everett Capps è uno scrittore validissimo noto soprattutto per “Una Canzone Per Bobby Long”, libro dal quale fu tratto un film con John Travolta e Scarlett Johansson). “Hold Me Darling” è fascinoso blues sudista, pregnante di umori caldi e sensuali, un altro punto a favore di questo disco, “Bag Of Weed” coinvolge con un’altra melodia degna delle cose migliori della produzione di Mr. Capps. “You Can’t Turn Around” è più eterea e le sue inflessioni jazzy la rendono fresca e limpida, “Thankful” è ancora genuino e cristallino ‘southern sound’ con reminiscenze della Allman Brothers Band targata Dickey Betts con la country music che fa capolino, “New Again” è ballata con il cuore in mano, delicata e poetica mentre “Hit ‘Em Up Julie” riporta alto il ritmo con un blues roccioso. A completare una selezione incisiva ed intensa ci sono poi una “Taos” elettrica e viscerale, road song affascinante e la conclusiva “Moving On”, magnifica per il suo modo di narrare. Disco caldamente consigliato.
Remo Ricaldone

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