Emily
Herring è una delle più interessanti voci che affollano la splendida scena
musicale di Austin, Texas, cantante ed autrice dalla forte connotazione country
ma che non disdegna, come da tradizione, commistioni con swing, honky tonk e
‘gyspy jazz’. Al quarto album all’attivo Emily sfoggia tutto il suo talento
attraverso dieci canzoni che sotto la produzione dell’esperto Steve Fishell
brillano di luce propria e compongono un quadro variegato e godibilissimo.
“Gliding” si avvale anche della presenza di alcuni sidemen che rappresentano la
‘crema’ della scena della capitale texana, dall’enorme chitarrista Redd
Volkaert a Glenn Fukunaga, bassista in mille e mille sessions, dal batterista
Dave Sanger allo stesso producer Steve Fishell prezioso a pedal steel e dobro.
Ne esce quindi, inevitabilmente, un lavoro che nobilita una volta di più la
country music made in Texas con una bella scelta tra cover ed originali in
un’alternanza scelta con sagacia ed intelligenza. “Gliding”, la canzone che da
il titolo all’album, apre con una melodia che conquista subito per freschezza
ed intensità, cantata con passione da Emily Herring, “Midnight” porta la firma
di Boudleaux Bryant e Chet Atkins e ci porta indietro nel tempo, tra Patsy
Cline e Tammy Wynette, “Yellow Mailbox” colpisce ancora nel segno e ci culla
con un’altra eccellente melodia. Nell’alternanza tra passato e presente si
segnalano ancora la limpida melodia di “Best Thing I’ve Seen Yet” con Redd
Volkaert che con grande naturalezza fa ‘i numeri’, la pura country music di
“Right Behind Her” dedicata (come tutto il disco) alla madre scomparsa, la
magistrale celebrazione delle radici musicali in “The Last Of The Houston Honky
Tonk Heroes”, la cover di “All The Millers In Milwaukee” di Mary Cutrufello
(con la stessa Mary a dividere le parti vocali) con ancora nel cuore la più
classica country music. Il trittico finale conferma uno stato di forma solido e
stabile con la swingante “Balmorhea” dal sapore gustosamente ‘old fashioned’ e
un bravissimo Steve Fishell al dobro, la trascinante “Semi Truck” di Billy
Farlow e Bill Kirchen già punto fisso del repertorio di Commander Cody e dei
suoi Lost Planet Airmen e “Getting By” che pigramente conclude un disco che si
gode dalla prima all’ultima nota e mostra tutte le qualità di un’artista da
seguire. Caldamente consigliato.
Remo Ricaldone
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