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Zachary Richard - Gombo

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Sin dall’inizio della sua carriera discografica a metà anni settanta, Zachary Richard ha sempre avuto l’istinto dell’ambasciatore della musica della Louisiana nel mondo, con la volontà spesso messa in atto di far conoscere i suoni ‘meticci’ della sua terra tra cajun, zydeco, country music, blues e soul ad un pubblico più ampio possibile, senza cedere a nessun compromesso. Dopo tutti questi anni e una serie notevolissima di dischi, il musicista di Scott, Louisiana è da considerare uno dei pilastri di uno stile orgoglioso e impegnato fortemente sia dal punto di vista sociale sia da quello ambientale, attento a rivestire le sue composizioni di un afflato poetico senza dimenticare il divertimento e la proverbiale ‘joie de vivre’ insita nella popolazione del suo Stato natale. “Gombo” è un lavoro lungo (quasi un’ora di musica senza il minimo sentore di stanchezza) ed articolato che conferma uno stato di grazia che lo ha portato negli anni scorsi ad incidere grandi dischi come lo splendido “Le Fou” e anche “Last Kiss”, forse leggermente inferiore ma sempre a livelli ottimi. Ben quindici canzoni che si dividono tra francese ed inglese, ambientate tra la Louisiana e il Canada e che mostrano un coinvolgimento emotivo sempre ai massimi livelli, nelle ballate e nei brani più trascinanti e divertenti con una produzione dove parte importante la rivestono gli strumenti acustici (spesso guidati dalla accordeon di Zachary  o dal violino di Francis Covan) ma con una corposa base percussiva a supportare i momenti più ritmati. Tra l’iniziale e travolgente “Zydeco Jump” e la conclusione affidata alla ‘bonus track’ intitolata “La Saskatchewan”, scorrevole ed ispirata ballata elettroacustica, ci sono tutte le infinite sfumature del suono di Zachary Richard, dalla commovente e straordinaria “La Ballade Du Irving Whale” alla ‘dark ballad’ “Jena Blues” con tutto il suo carico di atmosfere ‘swamp’ fino alla pura poesia cajun di “Catherine, Catherine”, all’intensità di “Manchac”, di “Au Bal Du Bataclan”, di “Dans Les Grands Chemins”. “Gombo” è comunque un lavoro che segue per tutta la sua durata un filo rosso che unisce passato e presente, Canada e Stati Uniti in un percorso che è un po’ quello della popolazione di lingua francese che dovette forzatamente emigrare per questioni politico-religiose con tutto il carico di sofferenza e di patimenti. Un disco la cui forza sta nella grande musicalità e carisma di Zachary Richard.
Remo Ricaldone

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