L’avventura
musicale di Robin Dean Salmon, sudafricano trapiantato da parecchi anni in
Texas e poi in perenne movimento tra il Lone Star State, New York, Nashville ed
il sudovest, e Afton Seekins, talentuosa vocalist cresciuta tra l’Alaska e
l’Arizona, si arricchisce di un nuovo capitolo, il terzo, intitolato “Tore Down
Fences”. L’album è stato inciso in soli due giorni a Nashville e propone ancora
una volta tutto il vigoroso e solido mix di country music coniugato in modo
vario ed interessante, sfumato con un pizzico di soul e di rock. “Tore Down
Fences” conferma tutto il buono che si era detto in occasione del precedente
“Right Here Right Now”, sottolinea nuovamente la bravura compositiva della
coppia e fa emergere la freschezza interpretativa di artisti capaci di proporre
una country music credibile e genuina. E se in
“Time Moves On” Afton segue i classici senza tempo del genere con
un’attenzione spontanea nel dare un afflato sudista alle proprie performances,
in “Up In Flames” Robin gioca con le emozioni più autentiche in una canzone tra
folk e country. I rimandi vocali, la bellezza degli arrangiamenti e la qualità
più che buona dei brani fa si che il disco scorra con naturalezza attraverso i
tredici brani che lo compongono senza particolari cadute di tono, senza
aggiungere dosi inutili di zucchero e senza i ‘trucchi’ che spessono vengono
usati nelle produzioni delle major di Music City. “I Ride Alone”, folk song
sublime, la soffice country music della title-track “Tore Down Fences”, la
pulsante “Forever”, convincente e significativa, l’intensa “Stones” dai toni accorati
e persuasivi e poi ancora titoli come “Misbehave”, “If I Can’t Have You”, “PBR
& Cigarettes” sono tra i preferiti di un lavoro degno di attenzione per una
bella realtà della musica delle radici. Surrender Hill, un nome da tenere
d’occhio.
Remo Ricaldone
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