Dieci
album nel corso di ventanni: una produzione sempre al di sopra della media,
profonda, passionale e legata a filo doppio con la grande tradizione country e
folk texana. Quello di Kevin Deal è un percorso scandito da una serie di lavori
sempre concentrati su una canzone d’autore intensa, sottolineata da una serie
di ospiti/amici tra i migliori della scena del Lone Star State, da Lloyd
Maines, icona texana che gli ha prodotto i dischi e li ha arricchiti grazie
alla sua enorme sensibilità musicale, a Richard Bowden, fiddler extraordinaire
in centinaia di lavori, da Terri Hendrix, songwriter intelligente e sagace a
Pat Manske, fine batterista e sideman di classe, tutti nomi che qui ritroviamo
con inalterata bravura. “The Long Road Home” segue il precedente “Nothing Left
To Prove” pubblicato tre anni fa e lo fa con la stessa grande qualità
compositiva, se possibile migliorata negli anni come un buon vino, con un
talento nel dipingere situazioni ed emozioni che ha pochi eguali anche in
quelle terre così fertili e produttive. C’è sempre l’enorme contributo
strumentale di Lloyd Maines che qui si supera esibendosi a pedal e lap steel,
chitarre acustiche, mandolino e banjo con la sua consueta grande modestia e
finezza e un altrettanto grande peso specifico ce l’ha Richard Bowden, il cui
fiddle spesso si libra attraverso brani che sono il suo più naturale ‘habitat’,
tra country music e tradizione folk. Due sono le cover inserite in questo “The
Long Road Home”, due super classici non facili da riproporre viste le numerosissime
cover, “Knockin’ On Heaven’s Door” di Bob Dylan e “Ring Of Fire” di June Carter
e Merle Kilgore, due momenti rifatti con fedeltà ed amore per gli originali che
forse non aggiungeranno nulla ma sono esempi di notevole bravura e sentimento
da parte di Kevin Deal. Concentrandoci invece sugli originali, qui c’è da
scegliere in un repertorio di eccellente livello, subito fissato dalla
title-track che apre il disco con forza poetica e quella vena malinconica che
spesso pervade le atmosfere proposte. “My Heart” è un altro dei ‘manifesti’ di
Kevin, ballata dal cuore grande e dalle movenze folk, “If You Can’t Put It
Down” è una country song dalla nitida melodia con Lloyd Maines inconfondibile
alla steel, “Bountiful Yield” è uno degli ‘highlights’ dell’album elevandosi
per la sua struggente atmosfera. Più elettrica e cadenzata è “A Reckoning”, più
intima e ‘folkie’ “My Friend” mentre “Pushing Away The Dark” è piena di
speranza e aspettativa, con il mandolino di Andy Leftwich (già violinista per
ani con i Kentucky Thunder di Ricky Skaggs) ad accarezzarci con tocchi lievi.
“Broken Upon The Rock” ha il sapore genuino del bluegrass con banjo, fiddle ed
un ‘chorus’ decisamente gospel, “All The King’s Horses” è leggermente ‘irish’
ed è vincente per profondità emotiva e interpretazione notevole. “Of Dust And
Smoke” e “Keeping The Faith” chiudono il disco con eguale umanità e spirito
solidale, due ulteriori motivi per avvicinarsi ad un disco che si è un punto
d’arrivo ma al tempo stesso un promettente passo verso una maggiore e sperabile
fama.
Remo Ricaldone
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