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Richard Dobson - I Hear Singing

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Richard Dobson è stato uno dei musicisti che ha scritto la storia della scena texana al pari di Townes Van Zandt, di Guy Clark, di Rodney Crowell, ponendosi sullo stesso straordinario livello musicale e poetico. Le sue canzoni negli anni sono state riprese (con ottimi risultati peraltro) da gente come Nanci Griffith, Carlene Carter, Dave Edmunds e anche da Johnny Cash ma la sua ‘fama’ è rimasta ristretta tra i fan e gli addetti ai lavori. Ricardo, come gli amici erano soliti chiamarlo, ci ha lasciati nel dicembre del 2017 quasi al termine delle registrazioni di questo album intitolato “I Hear Singing” e terminato con qualche piccolo ritocco negli studi svizzeri di Schaffausen. Proprio lo stato elvetico lo ha accolto a fine anni novanta e Richard Dobson ha trovato lì le migliori condizioni per intraprendere quella che è stata l’ultima parte della sua carriera artistica incidendo una decina di eccellenti album per la Brambus Records. Country music, folk, influssi mariachi, una certa fascinazione per sonorità celtiche  e il suo inconfondibile stile narrativo da storyteller puro sono state le peculiarità che hanno reso grande Mr. Dobson e certamente il vuoto lasciato sarà difficilmente colmabile, alla luce anche di questo notevolissimo suo ultimo lavoro. Sedici canzoni di cui tre cover e collaborazioni compositive di grande pregio fanno di questo “I Hear Singing” disco prezioso ed imprescindibile per chi ama la canzone d’autore texana e tutto il fascino evocativo che rappresenta. Già con le prime note di “A Better Word For Love” abbiamo la percezione di un lavoro profondo, melodicamente rilevante ed interpretato con una inusitata forza, quasi ad avvertire che il tempo a disposizione era poco. Il fiddle di Aaron Till dona ulteriori colorazioni ad una ballata che ha del classico senza tempo con le sue tonalità folk e tutti gli artisti coinvolti, anche quelli che partecipano solo in misura minima, danno veramente il meglio di loro stessi, da Mark Wise e Peter Uehlinger che con le loro chitarre formano un tappeto sonoro ineguagliabile a Brent Moyer e Bill Chambers che regalano piccoli sprazzi di classe con i loro ‘cammeo’. “Fisherman’s Son” è guidata da un banjo di forte impatto poetico mentre la struggente forza di “I Will Fight No More Forever”, di “Footprints (The Immense Journey)” e della title-track “I Hear Singing” ci consegnano un poeta ancora in grado di dire la sua nell’attuale panorama country-folk. Le collaborazioni sono come detto importanti, a partire da “Entre Ayer Y Manana” firmata con Mike Blakely e pervasa da un’aura ‘mexican’ deliziosa e poi con “Everything I Need” scritta a quattro mani con il bravo e misconosciuto George Ensle e con “So Have I” con Guy e Susanna Clark. Le cover infine sono il suo personale omaggio a musicisti che ha amato profondamente come Chris Smither la cui “Leave The Light On” risplende di luce propria, “Thirsty In The Rain” composizione di Peter Rowan e “Less Of Me” di Glen Campbell, entrambe più che riuscite. Tutto qui è comunque cantato con il cuore in mano, con infinita classe e l’accompagnamento strumentale non prevale e non soffoca la personalità ancora carismatica di Richard Dobson ma la sottolinea con bravura ed intelligenza. Ci mancherai moltissimo, Ricardo. Buon viaggio.
Remo Ricaldone

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