Avevamo
introdotto Doug Schmude con il suo album intitolato “Ghosts Of The Main Drag”,
piacevolissima sorpresa per il suo piglio deciso ed orgoglioso nell’affrontare
certo roots-rock. Ora “Burn These Pages”, ultimo lavoro per il musicista nato a
Baton Rouge, Louisiana, formato tra Texas ed Oklahoma e ora residente nel sud
della California, ce lo riconsegna con atmosfere leggermente più soft, sebbene
con intatto il tono convincente della sua ‘prosa’ e dei suoi riferimenti
artistici. E se “Setting Fires On The Moon” e “Just The Night” ci consegnano un
songwriter vicino al primo Elliott Murphy o a Steve Forbert è con “El Tren De
La Muerte” che si entra nel vivo del disco grazie ad una splendida canzone che
unisce fascino latino ed impegno politico. “Silas James “ e “Worry Stone”,
quest’ultima con la presenza della ottima cantante dell’Oklahoma Carter Sampson
spostano gli equilibri verso le radici country-folk in una sequenza di grande
espressività e profondità, mentre in “Daddy’s Musket” riemergono i fantasmi
della guerra civile in un altro momento tra i più importanti dell’album. Bella
è poi la cover di “Enough Rope”, firmata dalla coppia Chris Knight e Austin
Cunningham che precede la canzone che dà il titolo al disco, posta in chiusura
a suggellare una prova degnissima di nota, forse appena una spanna sotto al
precedente ma dimostrazione limpida di doti non comuni. Da affiancare
tranquillamente, nel vostro scaffale dei dischi, accanto a quelli dei nomi
citati in precedenza.
Remo Ricaldone
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