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Six Mile Grove - Million Birds

Pubblicato da Remo Ricaldone |


La band del Minnesota guidata dai fratelli Sampson è di nuovo in pista con il loro album numero sette, un lavoro che mette nuovamente in mostra il loro sound corposo e la loro capacità di descrivere con efficacia le ‘vite ordinarie’ della provincia americana con un carico di fragilità e di umanità che sono certamente valori e temi universali. “Million Birds” è per i Six Mile Grove una prova importante che può porli tra i migliori esponenti di quei suoni tra rock e radici che possono in qualche modo ricollegarsi ai conterranei Jayhawks, a Jason Isbell e anche ai Wilco, tre riferimenti abbastanza chiari delle loro influenze. Queste sono canzoni dalla profonda umanità e dalla struggente bellezza e sincerità in cui si mischiano le sfide del quotidiano per trovare quella ‘ricerca della felicità’ troppo spesso effimera e sfuggente. Dalla splendida “Patrol Cars” scritta dal leader Brandon Sampson con Matthew Ryan a “The Radio", dalla malinconica ballad “Shame On Us” alla pregevole canzone che dà il titolo alla raccolta e che la apre con convinzione e genuinità, tutto scorre con grande piacevolezza ma anche con quello spessore che rende “Million Birds” un disco senza dubbio consigliato. “Wage Of War”, “Not My Fault”, “Early Morning Rain” e “Money Doesn’t Matter” aggiungono poi uno sguardo disincantato seppur intenso al lavoro, ai rapporti interpersonali e a come fronteggiarli con umiltà e con decisione. Una band quella dei Six Mile Grove che da ventanni  gioca con intelligenza le proprie carte tra liriche intelligenti, senso della melodia spiccato e affiatamento strumentale. In questo senso le chitarre e le tastiere di Barry Nelson, la sezione ritmica nelle mani di Brian Sampson e Dezi Wallace rispettivamente batteria e basso e la pedal steel guitar in quelle sapienti di John Wheeler sono fondamenta stabili di un insieme che si trova ad occhi chiusi. Niente di straordinariamente nuovo qui ma la sicurezza di trovare suoni caldi, avvolgenti e preziosi per chi ama le storie della più profonda ‘small town America’.
Remo Ricaldone

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