Dave
Rosewood è cresciuto nelle Ozark Mountains ma ben presto la sua natura
vagabonda lo ha portato a girare il mondo suonando per le strade la musica con
cui è cresciuto: country music, bluegrass e gospel prima di tutto, ma anche
blues e rock’n’roll di cui si è innamorato nel corso degli anni. L’inevitabile
nostalgia per la sua terra lo ha sempre legato ad una visione autentica e
romantica delle radici e nei ventanni circa in cui ha interpretato il suo ruolo
di ‘busker’ Dave Rosewood ha maturato uno stile efficace, sincero e accorato
che ora, per la prima volta, si traduce in un lavoro discografico degnissimo e
godibile. Trasferitosi in Europa, Dave ha anche prodotto questo “Gravel And Gold” nel vecchio continente e precisamente in Svezia dove ha portato a termine
queste sessions accompagnato da validi quanto sconosciuti musicisti del luogo.
Il disco è di eccellente fattura, lo spirito un po’ artigianale e ‘bohemienne’
lo rende ancora più vero e onesto, schietto nelle melodie e denso di
riferimenti all’America rurale e di provincia, un condensato anche delle
esperienze passate in fatto di riferimenti a persone e cose incontrate lungo la
strada. La selezione scorre con grande naturalezza e l’impatto della miscela di
una country music condita da legami e attinenze con i migliori suoni del sud è
vincente. Dave Rosewood è efficace nel suo approccio asciutto e naturale sia
quando si avvicina a certo ‘southern rock’ come in “Hold On” e nella
title-track “Gravel And Gold” sia quando, più frequentemente, la protagonista è
la country music, regalandoci piccoli gioiellini come “20 Years”, “Seeds”,
“Ozark Mountain Jam”, “Back When”, “Fields” e “In These Walls”. Il disco in
questione è quindi caldamente consigliato a coloro che cercano canzoni vere,
profondamente meditate e suonate senza vincoli commerciali, per il solo gusto
di proporre musica che arriva dal cuore.
Remo Ricaldone
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