08:55

Pat Kearns - Down In The Wash

Pubblicato da Remo Ricaldone |


In un mondo che ha un pressante bisogno di essere protetto a livello ambientale la scelta di Pat Kearns di trasferirsi nel deserto del Mojave e di lavorare in uno studio di registrazione alimentato esclusivamente ad energia solare è scelta di per se importante e vincente. Se poi il disco uscito da sessions scarne ed essenziali come il mondo esterno è di qualità, allora possiamo parlare di un lavoro rimarchevole e consigliato. “Down In The Wash” è il secondo album per il musicista cresciuto a Portland, Oregon che nel corso della sua carriera artistica ha suonato in band rock e pop, fatto il dj, prodotto lavori discografici e calcato i palchi della costa occidentale degli States accumulando esperienze importanti. La scelta di ‘isolarsi’ nel deserto per poter concentrarsi meglio e per poter dare nuovi impulsi al proprio percorso musicale e personale è senz’altro fruttuosa vista l’immediatezza, l’espressività e l’incisività di queste canzoni, interpretate con l’aiuto di altre ‘anime affini’ che come lui hanno scelto questo stile di vita, dal batterista Tim Chinnock che con la moglie Faith danno vita all’Adobe Collective all’ottimo chitarrista Joe Garcia degli Urban Desert Cabaret che cura le parti soliste, da Luke Dawson che con la sua pedal steel guitar lascia un’impronta significativa a molti brani del disco a Bobby Furgo, il musicista con forse la maggiore esperienza viste le collaborazioni con Leonard Cohen e Nancy Sinatra tra gli altri, che presta il suo organo a due delle composizioni di Pat Kearns. Accanto a Pat Kearns c’è comunque la moglie e bassista Susan, figura essenziale nella concezione del progetto, decisamente interessante soprattutto nelle tonalità folk e country di “Low Wind Howling” (con una splendida pedal steel) e “Let’s Stay Together” che vede protagonista l’armonica di Pat Kearns a dare ulteriori sfumature ad uno dei migliori momenti dell’album. Unica cover è la rilettura della celeberrima e più volte ripresa in ambito folk e country “No Expectations”, tra le cose più roots della coppia Jagger/Richards qui riproposta con grande sincerità e spirito genuino. Da citare ancora tra i piccoli gioiellini di questo “Down In The Wash”, “Long Goodbyes” che si libra dolce sulla scia dei Jayhawks più ispirati e country, “Mojave Moonlight” con le sue emozioni acustiche vicine a certo cantautorato del Lone Star State, “Follow The Light” dai toni country-rock e “I Wanna Know How You Feel” ancora tra i Jayhawks e Neil Young. Disco corroborante e caldamente consigliato.
Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter