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Leaf Rapids - Citizen Alien

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Dietro al nome Leaf Rapids c’è la coppia Keri e Devin Latimer, rispettivamente chitarra acustica e basso, provenienti da Winnipeg, Manitoba, Canada, fautori di un suono tra folk e country music interpretato con estrema grazia e delicatezza. Dietro a questo loro secondo disco dal titolo “Citizen Alien” ci sono storie di emigrazione, di sofferenza ma anche del fascino di una terra aspra e dura ma che sa regalare un grande senso di libertà e di serenità. Le radici vanno indietro agli immigrati giapponesi ed islandesi che hanno contribuito a creare la società multiculturale canadese, limpido esempio di coabitazione di razze e tradizioni, mentre musicalmente a me i Leaf Rapids ricordano le sorelle Kate e Anna McGarrigle a alcune cose della migliore Emmylou Harris in un sognante alternarsi di melodie country e di radici folk. A co-produrre il disco c’è Rusty Matyas, già dietro ad alcune produzioni dei Sheepdogs, che presta tastiere che danno un tocco decisamente onirico e talvolta un po’ psichedelico, mentre ai tamburi siede Joanna Miller con il suo drumming fantasioso e preciso. Le infinite praterie canadesi sono lo sfondo a storie ricche di nostalgia e di intenso amore per immagini dal passato che conservano intatto il loro fascino ‘seppiato’. A volte fanno capolino inflessioni pop, piacevolissime, come nella title-track “Citizen Alien” che ha nel suo dna un forte profumo anni sessanta, mentre notevoli sono canzoni come “There They Go”, folk song eccellente, “Virginia” con il suo incantevole soffio ‘country-waltz’, “Parliament Gardens” altro bell’esempio di dolce country music e “Twenty Storeys High”, folk song interiore e dalla melodia cristallina. Un disco questo che necessita magari di qualche ascolto in più per entrare nella testa e nel cuore dell’ascoltatore ma che riserverà buone sensazioni a chi apprezza certa canzone folk imparentata con sonorità country.
Remo Ricaldone

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