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Jordi Baizan - Free And Fine

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Jordi Baizan aveva debuttato un paio di anni fa circa con un disco di sole sei canzoni ma che aveva attirato l’attenzione di coloro che seguono la canzone d’autore roots per una profondità espressiva non comune e la capacità di condensare nei pochi minuti di una canzone tutto un mondo di sensazioni e di esperienze come solo i grandi talenti fanno. Lo abbiamo aspettato ad una prova più ‘corposa’ e ora che è uscito il seguito di quell’album intitolato “Free And Fine” possiamo tranquillamente accoglierlo nella grande famiglia dei veri troubadour, genuinamente collegati ad una tradizione che annovera grandi nomi della musica americana. Questa volta Jordi si è affidato alla splendida produzione della coppia Walt Wilkins/Ron Flynt, attualmente tra i migliori nel Lone Star State ma non solo e ne è venuto fuori un lavoro di eccellente fattura e di grande sensibilità. Il cantautore di Houston è in possesso di una voce estremamente gradevole e di un bello stile chitarristico ma quello che colpisce maggiormente è la poesia insita nelle undici canzoni di “Free And Fine”, una selezione aperta dalla magnifica partnership con l’amico e altro grande talento Terry Klein in “Between The Sun And The Moon”, deliziosa per melodia e ispirata per performance, con l’angelica voce di Jaimee Harris a farci sognare e con pedal steel e piano nelle sapienti mani di Geoff Queen e Chip Dolan a sottolineare una canzone che subito si pone tra i gioiellini dell’album. “Could have Been Us” è una folk ballad caratterizzata dal lavoro al fiddle di Heather Stalling, protagonista in un po’ tutto il disco per finezza ed estro, più tradizionale è l’atmosfera di “Pictures On The Wall” con il mandolino di Rich Brotherton a ricamare di fino e il piacevole profumo di bluegrass che si insinua, mentre “Desert Line” è un’altra bella storia texana con uno dei luoghi più iconici del Lone Star State, Terlingua, nel cuore. Il disco prosegue con immutato ‘peso specifico’ dando spazio a “Winter’s Come”, ottima ballata, alla discorsiva “Footsteps On The Ceiling”, alla ‘swingante’ e divertente “Let’s Have Seconds” che con “Whiskey With Water” rappresenta il momento ‘jazzy’ dell’album. “Time To Leave The Neighborhood” è ballata pianistica toccante, altro bell’esempio di doti compositive profonde, il violino di Heather Stalling guida una “Tears And Mascara” dalle inflessioni quasi soul ma sempre ben radicate nel suolo texano e “Heroes All Around Us” tocca nuovamente le corde più intime affidandosi alla più classica ballata country-folk in cui Jordi Baizan si trova più che a suo agio. Un nome il suo che merita di essere affiancato agli storytellers che lo hanno preceduto e che hanno forgiato uno stile eccellente e ancora tremendamente attuale.
Remo Ricaldone

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