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Rachel Harrington - Hush The Wild Horses

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Non sono stati tempi facili quelli passati per Rachel Harrington, problemi fisici e familiari ne hanno in qualche modo rallentato una carriera interessante che ora si arricchisce del suo quinto album, un lavoro che suggella il superamento di queste difficoltà e che la riporta agli appassionati con grande ispirazione sotto la bella produzione di Casey Neill che sottolinea ottimamente le melodie della musicista proveniente dall’Oregon. E’ proprio nello Stato nativo che Rachel ha registrato queste sue nuove canzoni facendosi accompagnare da un ristretto ma eccellente manipolo di strumentisti tra i quali spiccano Lloyd Maines a pedal steel e slide acustica, Eamon McLoughlin al fiddle e lo stesso Casey Neill alle chitarre. Storie di sofferenza e di amore, di rinascita e di speranza, di dipendenze e di lotta per superarle, con sullo sfondo le infinite autostrade e le polverose backroads americane, sempre raccontate con voce sicura e cristallina ed un coinvolgimento che ammalia e spesso intenerisce. La title-track “Hush The Wild Horses” in apertura, caratterizzata dallo splendido fiddle di Eamon McLoughlin, chiarisce subito quale sia lo stato di forma di Miss Harrington in una delle più significative canzoni del disco, mentre i ricordi amari ma velati di nostalgia di “I Meant To Go To Memphis”, sono tra i più lancinanti e penetranti di questa raccolta. Sono molti i fotogrammi che rimangono impressi nella memoria in un insieme di ricordi che rimandano alla profonda provincia americana, spesso personali come nella commovente "The Barn” che assieme a “Mekong Delta” affronta strazianti storie legate alla guerra. “Drinkin’ About You” è un ottimo country-waltz cantato con il cuore in mano e con la pedal steel di Lloyd Maines sempre straordinaria, “Susanna” è il giusto tributo al mai troppo compianto Guy Clark, ricordando la sua anima gemella e musa ispiratrice, “Save Yourself” è un altro dei momenti migliori dell’album con tutto il suo carico di sofferenza, “Get Out While You Still Can” tocca ancora l’anima e il cuore e “If Wishes Were Horses” si accomiata con tutta la sua cristallina bellezza tra country e folk, così come all’inizio, sulle ali dell’ottimo fiddle di Eamon McLoughlin. Disco profondo e bellissimo.
Remo Ricaldone

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